Ferrarese: “Area Micorosa non siano i cittadini a pagare”

BRINDISI-Conosce molto bene la storia dell’area Micorosa, quella distesa lunare alla zona industriale a due passi dal mar, dove l’ex Petrolchimico ha seppellito montagne di veleni, di fanghi contaminati. Massimo Ferrarese, ex presidente della Provincia di Brindisi, e socio di minoranza di una società nata con un progetto per  bonificare quell’area, interviene sul tema delle  bonifiche della zona industriale dopo l’incontro romano al ministero, dal quale è emerso che saranno utilizzati 40 milioni di euro di fondi Cipe per disinquinare la discarica del Petrolchimico.Non ritengo assolutamente giusto che i cittadini si facciano carico di bonificare i terreni che i colossi dell’industria hanno inquinato , in maniera disinvolta, in decenni- afferma Ferrarese– Partendo dal presupposto che la legge italiana prevede che chi inquina paga, ci opporremo in tutte le sedi opportune affinchè non siano i cittadini a farsi carico di risolvere uno scempio ambientale, del quale loro non sono altro che vittime”.

L’ex capo degli industriali dice di conoscere bene la vicenda, ed è per questo che parla, un po’ anche per spiegare che cosa è accaduto, e perché il progetto Micorosa non ha mai funzionato “ So bene – aggiunge Ferrarese – di cosa parliamo. Lo so da ex Presidente della Provincia, quando proprio nell’estate del 2012, dopo aver ottenuto le risultanze della caratterizzazione da parte del Ministero dell’Ambiente, ho immediatamente adottato l’ordinanza che imponeva l’obbligo di bonifica ai soggetti che hanno inquinato.

Lo so perchè conosco la vicenda in quanto per primo, 23 anni fa, anche se solo come socio di minoranza di una s.r.l. chiamata Micorosa ( che va chiarito non era la produttrice dei fanghi, ma quella sorta per bonificare e trasformarli) si cercò di realizzare degli impianti alla periferia di quella discarica per convertire quel milione e mezzo di metri cubi di rifiuti in calce idrata, utilizzabile per l’edilizia. Il progetto non riuscì in quanto quei fanghi erano talmente inquinati da non poter neanche essere utilizzati per quello scopo. Nessuno forse più di me – conclude il Presidente di ‘Noi Centro’ – conosce quello che c’è in quella discarica, chi ha prodotto il danno e la necessità che sia il responsabile dell’inquinamento, come per legge, e non i cittadini, di farsi carico della bonifica”.

Brindisioggi

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