Finte vendite di Iphone 11 nel porto di Brindisi, fermata una banda

BRINDISI –  Finte vendite di Iphone 11 nel porto di Brindisi,  la Polizia di Frontiera ha fermato una banda di cittadini italiani che avevano truffati un albanese. Al posto del telefono gli era stato consegnato un pacco di riso.

I fatti risalgono al 14 dicembre scorso quando, all’interno del porto, alcune persone avevano raggirato un cittadino albanese vendendogli un Iphone 11 Pro Max, del valore commerciale di 1400 euro, ad un prezzo di 250 franchi svizzeri. Ma al malcapitato, invece dello smartphone, era stato consegnato, in un borsello di similpelle, un pacco di riso sottovuoto di  500 grammi.

Pertanto la Squadra di Polizia Giudiziaria, diretta dal vice questore Stefania Occhioni ha svolto un’accurata attività investigativa per individuare gli autori della truffa ed evitare così il ripetersi di tali condotte.

Il monitoraggio effettuato dagli operatori, li ha portati ad attenzionare una Fiat Panda di colore nero con a bordo dei soggetti di origine napoletana successivamente identificati per V.B., M.B. e P.P. tutti con dei precedenti. In particolare, ad insospettire gli agenti è stata la condotta di B. V., il quale indossava un gilet arancione ed aveva il capo coperto da un casco da cantiere, che si aggirava tra gli automezzi in sosta probabilmente alla ricerca di potenziali clienti da truffare. Per questa ragione, il mezzo condotto è stato ispezionato e nel bagagliaio dell’auto sono stati trovati 11 borselli e 4 pacchi di riso sottovuoto d 500 grammi ciascuno, identici a quelli utilizzati per raggirare il cittadino albanese. Inoltre è stato trovato anche un Iphone 11 Pro Max uguale a quello utilizzato per raggirare la vittima con annessa la relativa scatola oggetto della vendita fittizia.

Il materiale rinvenuto all’interno dell’autovettura è stato sequestrato, contestualmente, il B.V., il B.M. ed il P.P. sono stati deferiti in stato di libertà, ed in concorso tra loro, alla Procura della Repubblica di Brindisi per truffa nei confronti del malcapitato cittadino straniero.

Inoltre gli agenti hanno constatato la violazione della normativa per il contenimento della diffusione del virus Covid-19, in quanto i motivi rappresentati dai presunti truffatori per giustificare lo spostamento dalla Campania (regione di residenza) alla Puglia (Brindisi) non rientravano tra quelli previsti dal DPCM del 03.122020.

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