Giornata della memoria all’I.T.T Giorgi, per insegnare agli studenti come non rimanere indifferenti alle tragedie del presente

BRINDISI- All’I.T.T. G. Giorgi  si è svolto questa mattina 16 gennaio il dibattito “Sentinelle della memoria” un dibattito interamente dedicato ricordo delle vittime dell’olocausto ed in ricordo dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz. Sono stati invitati dalla preside dell’istituto, Maria Luisa Sardelli, Ruth Dureghello, Presidente della Comunità Ebraica di Roma, e Riccardo Pacifici, del consiglio d’amministrazione Israeli Jewish Congress.

Gli ospiti, durante il dibattito, hanno dato importanza in particolar modo agli ebrei italiani che hanno subito la deportazione a causa delle leggi razziali del 1938 ma anche su coloro che pur non essendo ebrei, si sono opposti allo sterminio mettendo a rischio la propria vita.

Molti temi importanti e attuali sono stati discussi come il ruolo della religione. In particolar modo la presidentessa della comunità ebraica ha condannato la strumentalizzazione della religione quale motivo per uccidere in nome di Dio, menzionando fatti recenti come gli attacchi terroristici a Nizza e Berlino. “Viviamo in un mondo in cui, nonostante la tragedia della shoah sia oramai distante nel tempo, il pericolo che si annida dietro questa grande tragedia dell’umanità è ancora intorno e lo possiamo vedere dalpregiudizio e l’indifferenza che tuttora producono migliaia di vittime”.

Sempre collegandosi a temi attuali, anche il dott. Pacifici si è rivolto agli studentispiegando loro che “la memoria è un argomento importante e attuale, perché serve per ricordare e per capire come non rimanere indifferenti alle tragedie del presente che non devono restare inosservate come spesso accade anche nel piccolo microcosmo della scuola in cui si è spesso testimoni o vittime di tragedie contemporanee come il bullismo, intimandoli a non rimanere indifferenti difronte a tali atti di sottomissione.

All’incontro ha partecipato anche il procuratore della Repubblica italiana di Brindisi Marco Di Napoli, per testimoniare e ricordare anche il lavoro dei molti arruolati nelle forze dell’ordine che si sono fatti volontariamente deportare e sono stati punti opponendosi alle leggi razziali contravvenendo con gli ordini, da molti invece eseguiti, del regime e dell’invasore nazista. Durante la cerimonia alcuni studenti hanno letto celebri passi di opere letterarie sul tema dell’olocausto e la deportazione. Anche una piccola orchestra scolastica ha omaggiato gli ospiti con brani tipici della tradizione ebraica.

Vanessa Caforio

 

 

 

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