Il Centrodestra contro l’adozione del Dpp: “Manca una visione di crescita e di sviluppo”

BRINDISI- Continua a far discutere l’adozione del Documento Programmatico Preliminare propedeutico al PUG, Piano Urbanistico Generale. Approvato in consiglio comunale il 14 febbraio scorso nell’ambito di una seduta monotematica. riprende in grandi linee quello adottato nel 2011 durante l’amministrazione Mennitti ad eccezione di due emendamenti presentati dal PD. Il documento ha ottenuto 17 voti a favore, un astenuto, il consigliere di maggioranza Giuseppe Cellie,  e due contrari, i consiglieri di opposizione Cavalera, Forza Italia,  e Oggiano , Fratelli D’Italia. Proprio quest’ultimi questa mattina con  Ercole Saponaro (Lega), Luciano Loiacono (Idea),  e Gianluca Quarta ( Forza Italia),  nel corso di una conferenza stampa unitaria si sono mostrati compatti  e coesi sulle loro posizioni. “E’ un documento presentato fuori tempo massimo, un documento che serve per dimostrare il non fallimento da parte dell’amministrazione Rossi. Nella parte relativa al più importante punto programmatico del documento elettorale che presentarono ad inizio legislatura che prevedeva l’adozione del Pug in 12 / 24 mesi- dice Massimiliano Oggiano, capogruppo di Fratelli D’Italia- Hanno fallito completamente, in più c’è l’aggravante che ad un certo punto a dicembre del 2020 sono partiti da zero facendo un altro atto di indirizzo e quindi azzerando tutto, facendo un nuovo ufficio di piano, riprendendo tutta la procedura e quindi perdendo ulteriori due anni, dando un incarico di ulteriori 50mila euro all’università per il non meglio coordinamento scientifico , di fatto è un documento che non è linea assolutamente con le esigenze del territorio . E’ un piano di protezione ambientale  e basta”.  In particolare Oggiano contesta la superficialità del documento , che a suo dire non fornisce delle soluzioni o in ogni caso non approfondisce gli argomenti trattati. “Non parla di crescita e di sviluppo economico e sociale attraverso i punti di forza che ha questa città che sono il porto e soprattutto l’industria che viene vista come un disvalore. Anche nella relazione , nonostante i tentativi del Pd con quegli emendamenti di edulcoralo. Hanno presentato degli emendamenti che hanno cambiato solo la sintassi , la grammatica e i concetti ma è rimasto l’architrave di un documento che non dice nulla , non parla di sviluppo- dice-  Tra 40 anni quale sarà il modello di sviluppo, turistico? Tu spegni un modello di sviluppo per accenderne un altro ma lo sanno che ruotano quasi 7mial dipendenti, tra diretti e indiretti in alcune attività. Soprattutto in alcuni grandi player , come li sostituisci? In che maniera? Con che modello? Con quello industriale che vuoi tu che comunque non dice nulla, se non un ridimensionamento. Che significa un ridimensionamento dell’attuale, che è stata una ricchezza e o è tutt’oggi. E’ chiaro che va tutto rapportato da un punto di vista ecosostenibile all’attualità, ad oggi, ci mancherebbe altro. Ma  anche questo piano è stato elaborato e aggiornato al 2021 , sono passati altri due anni, c’è stata una pandemia di mezzo, una guerra . Cambiano gli scenari e soprattutto si mette in netto contrasto con un altro documento che è stato adottato il PRP che deborda nella podestà pianificatoria , soprattutto andando ad inserire nuove aree di interazione porto –città”.

BrindisiOggi

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