Il farmacista assente sostituito con una laurenda, il presidente delle farmacie comunali: « falsità»

BRINDISI – Capita a tutti di recarsi dal medico, in farmacia o in un qualsiasi studio professionale e di non trovare il titolare ma un suo sostituto. I criteri che regolano tali sostituzioni si basano in primis sulla deontologia, volendo che chi prende temporaneamente il posto di un professionista iscritto a un albo debba essere iscritto anch’egli allo stesso albo: in soldoni, un medico al posto di un medico, un avvocato al posto di un avvocato, un farmacista al posto di un farmacista.

Alcuni clienti della farmacia comunale del quartiere La Rosa di Brindisi, però, il 23 e il 24 dicembre, hanno avuto più d’un sospetto che dietro al bancone, al posto del farmacista titolare, assentatosi per motivi personali, non ci fosse un farmacista: secondo le segnalazioni, a servire i clienti ci sarebbe stata una giovane laureanda in farmacia, sprovvista dell’iscrizione all’albo e, prima ancora, della laurea. La ragazza sarebbe stata riconosciuta in quanto tirocinante presso la sede centrale della farmacia comunale in via Grazia Balsamo. Se la circostanza fosse vera, essa rappresenterebbe una grave violazione del codice deontologico della categoria e un esempio di esercizio abusivo della professione del farmacista. Sentito a riguardo, Gianluca Quarta, presidente delle farmacie comunali di Brindisi, respinge le accuse al mittente.

«Sono stato personalmente presente nella farmacia del quartiere La Rosa la mattina del 23 dicembre: a sostituire il farmacista titolare c’era la dottoressa Noemi Papadia, regolarmente iscritta all’albo e abilitata a effettuare le sostituzioni». Per Quarta le segnalazioni della presunta sostituzione irregolare non sarebbero del tutto trasparenti e disinteressate. «Conosco uno ad uno i clienti de La Rosa. È una farmacia in difficoltà perché la popolazione del quartiere è scarsa e, in particolare, in quei giorni, si è lavorato anche meno del solito: in queste “segnalazioni” c’è qualcosa che non va». Il presidente si mostra amareggiato per l’accaduto, rimarcando il gran lavoro fatto dalle farmacie comunali. «È un peccato che queste cose accadano. La città, in questo momento di crisi politica, non ha certo bisogno di queste bassezze. Bisognerebbe lavorare tutti meglio invece di gettare fango sulle istituzioni».

Maurizio Distante

 

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