Il Tribunale cede il terreno al Comune, ma l’ente da un anno non risponde, a rischio l’agibilità del palazzetto

BRINDISI- Sollecitato più volte il Comune non ha mai risposto al Tribunale, a rischio l’agibilità dei palazzetti Palamalagoli e Palapentassuglia .  Al centro della questione un terreno di 220 metriquadrati che ora comprende il corridoio esterno di sicurezza del complesso sportivo in contrada Masseriola a Brindisi, terreno  però ricadente nella procedura fallimentare della Nuova idea srl. Fallimento che va avanti dal 2001. Da oltre un anno fermo proprio per questa area.

piantina masseriola I fatti. Dopo varie comunicazioni tra Tribunale e ufficio Affari legali del Comune di Brindisi, il giudice fallimentare ad  aprile scorso ha comunicato all’ente l’autorizzazione del trasferimento di questo terreno al Comune, come parziale compensazione di un credito che la stessa amministrazione comunale vanta nei confronti della Nuova Idea srl. In poche parole l’area viene ceduta al Comune che così non devo apportare modifiche al palazzetto e alla palestra, senza versare soldi.

Allo stato attuale però, passati sette mesi da questa decisione, l’ufficio competente comunale, settore Patrimoni Case non ha mai risposto alla curatela. Né un contatto telefonico, né con altre missive. L’ultima nota di sollecito, riporta la data dell’ 8 ottobre scorso.

masseriola palazzettoIl rischio è che trascorsi i termini quel terreno possa essere acquisito all’attivo del fallimento,  espropriato e messo all’asta. Praticamente le due strutture senza questa area sarebbero inagibili, e per quanto riguarda il Malamalagoli subirebbe anche delle modifiche strutturali. Si  tratta del corridoio esterno adiacente, necessario per la sicurezza degli edifici.

La curatela secondo una pronuncia della Corte di Cassazione ha precisato che non sarà possibile far valere l’istituto di usucapione sul quel terreno.

Per evitare questo basterebbe una relazione del settore Patrimonio e Casa  da discutere in consiglio comunale, affinchè sia votata dall’assise l’acquisizione del terreno.

Lucia Portolano

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