La vacanza sui terreni della Scu, un intero giorno con i ragazzi di Libera

TORCHIAROLO- Sveglia alle 5 del mattino, quando il sole non è ancora sorto. Qualcuno resta a casa per le faccende domestiche, altri vanno sui campi di pomodoro o nei vigneti, altri ancora fanno i turni per sorvegliare la pompa del pozzo. Esausti all’ora di pranzo tornano  a casa e  tutti insieme si siedono intorno alla grande tavolata all’ombra dei grandi ulivi. Qualcuno di loro avrà preparato da mangiare.

Non si fermano,  nel pomeriggio sono impegnati in incontri sui temi della legalità.  Hanno dai 14 ai 18 anni, vengono da tutte le parti d’Italia. Sono i ragazzi che decidono di trascorrere le proprie vacanze in contrada  Santa Barbara a Torchiarolo, nella villa e sui terreni confiscati a quello che è stato considerato il cassiere della Scu. Non lo diresti mai, sono ragazzini, che immagineresti al mare o in montagna o in vacanze all’estero. Ed invece decidono di venire qui, in questo lembo di terra sottratto alla criminalità. Lavorano, si divertono e riflettono. Qualcuno nel pomeriggio durante gli incontri organizzati sulla legalità sbadiglia anche, la levataccia pesa. Ma ascoltano interessati, lo hanno deciso loro. Voglio sapere, conoscere, hanno sete di vita. Con loro alcuni accompagnatori più grandi, professori in pensione, padri e madri di famiglia che vogliono conoscere cosa è accaduto da queste parti e cosa si può fare per cambiare le cose.

Anche quest’anno sui  terreni confiscati alla Scu si stanno svolgendo in queste settimane i campi della legalità organizzati da Libera, la Cgil e  l’associazione Arci. I soldi sporchi della criminalità trasformati in pomodori e uva. Vivono in questa grande villa, prima della famiglia Screti. Nelle stanze non c’è molto, pochi e vecchi arredi. Si racconta che i proprietari prima di andare via hanno distrutto tutto. Quando siamo andati a trovarli avevano il frigo pieno di yogurt in scadenza. Grazie ad un accordo con il supermercato Conad, durante la settimana i ragazzi vanno a fare rifornimento di prodotti a breve scadenza, frutta matura. Loro si divertono così. Queste sono le loro vacanze. Lo hanno scelto. Restano una settimana, poi ripartono e ciascuno ritorna nelle proprie case portandosi dietro nuovi amici, nuovi ricordi e la consapevolezza di aver fatto qualcosa di buono e  di utile.

Lucia Portolano

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