Lavoratrici delle cooperative senza stipendio, domani gli arretrati

MESAGNE-«Domani sarà eseguito il mandato di pagamento per il mese di aprile e, entro la settimana prossima, ho avuto garanzie dai miei colleghi che tutti anticiperanno una quota del dovuto del 2013 per coprire anche il mese di maggio. Appena sanate queste pendenze andremo insieme a voi in Regione a cercare di risolvere la questione in maniera definitiva». Franco Scoditti, sindaco di Mesagne, ha annunciato così, a margine dell’incontro avuto stamattina con i primi cittadini dell’ambito BR4, l’avvenuta, momentanea, soluzione, della vicenda riguardante le operatrici delle cooperative in rivolta, l’Hparlante e l’Alba,  impiegate nel servizio di assistenza domiciliare integrata, che da marzo non ricevono il salario.

Le lavoratrici sono tornate nella sala consiliare del Comune di Mesagne dopo l’occupazione di ieri per ascoltare dalla voce dei primi cittadini dei Comuni dell’ambito territoriale di riferimento quali provvedimenti sarebbero stati adottati per la loro situazione. Le buone notizie per loro non arrivano solo dalle parole di Scoditti ma anche dalle carte giunte da San Pancrazio Salentino e da Torre Santa Susanna. I due Comuni hanno anticipato rispettivamente 34.000 e 18.000 euro per cominciare a coprire il dovuto alle cooperative.

«Mai come in questa occasione il nostro plauso va a pieno merito alle amministrazioni dei Comuni dell’ambito territoriale BR4 per la celerità nella risposta alle esigenze immediate e per la disponibilità a ragionare delle ipotesi future che garantiscano la qualità del servizio che queste lavoratrici offrono e i diritti che loro spettano». Commenta così, a margine dell’incontro di stamattina, Antonio Macchia, segretario provinciale della Funzione Pubblica Cgil. «Il passo successivo, quello definitivo per non incappare più in situazioni del genere – spiega il sindacalista – è l’internalizzazione dei servizi sociali che devono tornare a essere gestiti direttamente dalle amministrazioni comunali per una migliore attività e una maggiore garanzia dei diritti dei lavoratori».

La cosa, ovviamente, è più facile a dirsi che a farsi, anche perché i Comuni devono scontrarsi con gli attuali problemi di gestione che non lasciano dormire sonni tranquilli ai sindaci interessati. «L’erogazione del servizio Adi del 2013 è possibile solo grazie a un avanzo di gestione dei fondi del 2012 – chiosa il vicesindaco di Erchie, Domenica Margheriti – la Regione non ha ancora programmato il 2013 e rischiamo, così, di dover interrompere ogni attività per mancanza di fondi. Tutto, ora come ora, è sulle spalle dei Comuni ma non potrà essere per sempre così».

Maurizio Distante

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