Mandati a casa dopo 19 anni senza stipendio e senza pensione: gli Lsu passano alle vie legali

BRINDISI- Lavorano da 19 anni al Comune di Brindisi, svolgono diverse funzioni, hanno una postazione, un pc e alcuni anche una pec istituzionale, ma su 75 lavoratori solo 22 saranno stabilizzati. Sono i lavoratori socialmente utili che prestano da due decenni la loro opera professionale presso gli uffici comunali.

Il piano redatto dall’ex giunta Carluccio prevede la stabilizzazione solo di 22 persone. Il governo dopo 19 anni non ha più rinnovato le convenzioni annuali che hanno permesso a queste persone di lavorare-

 Erano stati impiegati al Comune ai tempi dell’amministrazione di Giovanni Antonino, inseriti in vari progetti, come quello della raccolta differenziata. Poi si sono trovati a svolgere mansioni diverse anche di responsabilità con tanto di postazione personale e email istituzionale. Dislocati nelle varie ripartizioni, dall’ufficio Patrimonio e Casa sino al gabinetto del sindaco. Gente che ha acquisito una certa professionalità e che è ha ricoperto mansioni necessarie per l’amministrazione pubblica.

Secondo il piano stilato dall’ex amministrazione Carluccio il Comune di Brindisi non avrebbe le disponibilità per stabilizzare tutti e 75 i lavoratori. Facendo due calcoli e con la disponibilità di 30mila euro date dalla Regione l’amministrazione potrebbe riassorbire solo 22 persone. Il resto andrebbe a casa entro il 31 marzo. Senza stipendio, né una pensione. Perché quei contributi versati nei 19 anni non sono a fini pensionistici. La legge Fornero prevede  che per ottenere la pensione minima bisogna avere oltre a  20 anni di contributi figurativi anche 5 anni di contributi effettivamente versati che la maggior parte di questi lavoratori non ha.

Per scegliere i 22 fortunati la Regione ha stabilito due criteri: l’età anagrafica dando priorità ai più giovani, e i carichi familiari riconosciuti fiscalmente. Questo significa che i lavoratori più anziani saranno mandati a casa, senza alcuna possibilità di trovare un altro lavoro visto l’età. Non solo, in difficoltà anche i lavoratori soli, i single e i separati, che non potranno contare sull’aiuto di nessuno, molti  con un’età oltre i 50 anni.  Situazioni disperate. Gente che si ritrova senza nulla.

Un gruppo di lavoratori ha deciso di correre alle vie legale e si è rivolta l’avvocato Marco Paladini. Si contestano i criteri di scelta, che ha creato una guerra tra poveri. Tutti contro tutti per portare il pane a casa.

Nel 2016 il commissario del Comune di Brindisi Castelli stilò un piano pluriennale di stabilizzazione di tutti gli Lsu, piano successivamente annullato dall’amministrazione Carluccio, dopo la decisione della Regione di stanziare 30mila euro per le assunzioni a tempo pieno e 18mila euro a tempo parziale.

I lavoratori lanciano l’appello all’attuale commissario straordinario del Comune di Brindisi Santi Giuffrè e  a tutte le forze sindacali e politiche.

Lucia Portolano

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