Militare morto durante addestramento, ALA: “Chiederemo funerali di Stato”

ROMA – Funerali di Stato per Alessandro Schettini, il 31enne sottocapo della Marina Militare di Ostuni morto durante un’attività di addestramento nella giornata di ieri (15 marzo). È questa la richiesta avanzata al Ministro della Difesa dal gruppo in Senato di Ala. A farsi promotore con il capogruppo ALA al Senato Lucio Barani è stato Pietro Iurlaro.

“Ho ritenuto opportuno farmi promotore di questa richiesta facendo seguito al sentimento di grande sconforto e amarezza per la morte del militare Alessandro Schettini espresso dalla comunità brindisina – spiega Iurlaro – I Pietro-Iurlaro-160x200funerali di Stato non restituiranno il povero Alessandro alla sua famiglia e ai suoi amici, purtroppo. Eppure, renderebbero onore al grande impegno del militare, già Medaglia d’oro al merito per le operazioni di soccorso della nave Norman Atlantic. Per Alessandro Schettini lo Stato era una parte importante della sua vita. Anche per questo, trovo opportuno che lo Stato, ora, faccia la sua parte”.

Nel testo della richiesta inviata al Ministro, si legge una parte di quella che è la carriera militare del giovane.

“Alessandro Schettini, sottocapo della Marina militare, nato il 2 aprile 1984 a Cisternino e residente a Ostuni, di anni 31, era impegnato in un’attività addestrativa a bordo di un elicottero Sh90 in forza al quarto Gruppo elicotteri Maristaer di Grottaglie. È deceduto precipitando da un elicottero guidato da un altro pilota durante un volo di esercitazione nei pressi dell’aeroporto militare dismesso tra Manduria (Taranto) e Oria (Brindisi), nella giornata di ieri martedì 15 marzo 2016 alle ore 19. Schettini ha ricevuto la Medaglia d’oro al merito per le operazioni di soccorso della nave Norman Atlantic, portando in salvataggio svariati passeggeri.

Chiedo che la figura di Alessandro Schettini venga onorata tramite i funerali di Stato.

Per il sottocapo Schettini lo Stato era la sua priorità, fin dai tempi dell’infanzia; la sua indole è stata sempre basata nell’aiutare le persone in difficoltà”.

BrindisiOggi

2 Commenti

  1. Il lavoro è essenziale per vivere questo ci obbliga a lavorare per assicurarci un’esistenza dignitosa ed autonoma senza ricorrere agli enti assistenziali come la Caritas ad esempio perché pur assicurandosi un pasto quotidiano ed un posto letto caldo ci umiliano di fronte alla società facendoci passare come parassiti ed inetti, mentre credo invece che ciascuno di noi abbia delle qualità nascoste, delle capacità intrllettive e manuali per cui l’unica cosa da farsi è quella di esplicare il meglio delle nostre qualità attraverso le nostre capacità.

  2. È un fatto molto grave e non esiste una giustificazione valida quando muore in essere umano
    Forse responsabili più di tutti sono i lavori ad alto rischio ma molto remunerati per questo molto ricercati vista l’attuale crisi lavorativa.

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