Muore in ospedale e non avvertono i parenti, la Asl: ” E’ stata una svista, chiediamo scusa”

Raffaele Greco direttore sanitario

BRINDISI – Un errore di distrazione. Qualcosa data per scontata. Questa la motivazione che ci sarebbe dietro la mancata comunicazione ai suoi famigliari della morte di Giuseppe Schifeo, 51enne deceduto nel pronto soccorso dell’ospedale Perrino, venerdì sera. Secondo le dichiarazioni rilasciateci telefonicamente dal direttore sanitario della Asl, Angelo Greco, parrebbe infatti che il medico di turno, che avrebbe assistito il paziente sino alla sua morte, una volta uscito dalla stanza con l’uomo in barella diretto verso l’obitorio, alla vista di un gruppo di persone tragicamente il lacrime abbia ritenuto fossero parenti dello stesso Schifeo e quindi non avrebbe avvertito della sua morte né loro, né il posto fisso di polizia sito proprio nel pronto soccorso.

asl_brindisi-1Una storia che ha dell’incredibile, anche per l’azienda ospedaliera stessa. Giuseppe Schifeo infatti, arrivato in ospedale probabilmente a seguito ad un malore avuto per strada, è giunto al “Perrino” con un codice nero a causa di un ematesi massiva, “un’ emorragia fuoriuscente dalla bocca, rapida e inarrestabile” ci spiega il direttore Greco. “Secondo quanto siamo riusciti a ricostruire da una rapidissima indagine interna, con il vice direttore dell’Ospedale, Antonio Trichera – spiega ancora Greco – il paziente è arrivato al Perrino alle 21.15, con un’ambulanza del 118, già in condizioni disperate e al pronto soccorso è stato assistito dal medico di turno”.
Alle 21.40 Giuseppe Schifeo è deceduto. “Una volta dichiarata la sua morte, all’uscita dalla sala in cui il paziente era stato fino all’ultimo minuto assistito, il medico di turno ha visto della gente che piangeva e ha dedotto fossero i parenti dello stesso Schifeo, per questo non ha ritenuto necessario avvertire il posto fisso, né gli eventuali parenti della vittima”.
Un errore, una reazione data per certa che ha fatto sì che i famigliari più stretti dell’uomo, il fratello, il padre, scoprissero della sua morte per caso, solamente il giorno dopo.

Sempre secondo quanto siamo riusciti a ricostruire – continua il direttore sanitario – il posto fisso di Polizia è stato avvertito la mattina seguente (ieri, ndr) alle 8, al momento della consegna degli effetti personali del paziente. Una parente dell’uomo avrebbe anche identificato Schifeo attraverso un’agenzia di pompe funebri. E’ un evento increscioso, dispiace a noi tutti, e al medico di turno stesso che ha avuto questa svista. Purtroppo però sono cose che possono capitare con tutta la gente che affolla il pronto soccorso”.
Al momento la posizione e la versione dell’Ospedale sarebbe perciò questa.
Nei confronti del medico di turno di venerdì sera non sarebbero stati presi provvedimenti scritti. Solo un richiamo verbale affinché si presti più attenzione.

Francesca Valletta

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