Nel Brindisino un solo caso positivo in più, Lopalco: “Oscillazioni giornaliere non bisogna abbassare la guardia”

BRINDISI – Dati confortanti nella provincia di Brindisi che oggi nel bollettino della Regione riporta un solo caso positivo, 49 in tutta la Puglia. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 29 aprile in Puglia, sono stati registrati 1.838 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 49 casi, così suddivisi: 16 nella Provincia di Bari; 0 nella Provincia Bat; 1 nella Provincia di Brindisi; 28 nella Provincia di Foggia; 4 nella Provincia di Lecce; 0 nella Provincia di Taranto.

Sono stati registrati 3 decessi: 1 in provincia Brindisi, 1 in provincia Bat, 1 in provincia Foggia.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 58,496 test. Sono 692 i pazienti guariti. 2927 sono i casi attualmente positivi. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.029 così divisi: 1.301 nella Provincia di Bari; 555 nella Provincia di Brindisi; 371 nella Provincia di BAT; 1.032 nella Provincia di Foggia; 484 nella Provincia di Lecce; 255 nella Provincia di Taranto; 29 attribuiti a residenti fuori regione; 2 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

 Il responsabile del coordinamento epidemiologico della Regione Puglia prof. Pier Luigi Lopalco dichiara: “Queste oscillazioni giornaliere sono fisiologiche e prevediamo di continuare ad osservarle anche nei prossimi giorni. La nostra sorveglianza sul territorio è massiva, a fronte della ricerca attiva e tempestiva dei casi stiamo isolando tutti i focolai. Lo sforzo è quello di circoscrivere tutte le catene di contagio. Questi dati ancora una volta confermano il nostro forte messaggio a non abbassare la guardia”.

 

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