Oggi 3mila vaccinazioni, ma i medici di base pugliesi sul piede di guerra: “Riceviamo poche dosi”

BRINDISI – Circa 3.000 le vaccinazioni in programma oggi nella Asl di Brindisi, in particolare per soggetti fragili, persone tra 70 e 79 anni, tra 60 e 69 e con meno di 60 anni. In calendario anche somministrazioni a cura dei medici di medicina generale, che hanno superato le 35mila dosi erogate, di cui oltre 11mila in ambito domiciliare. Il 26% (9.130) delle dosi è stato somministrato dai medici di famiglia a soggetti over 80, il 26% (9.133) a persone tra 70 e 79 anni, il 25% (8.765) a soggetti con età tra 60 e 69 anni e il 23% (8.064) a soggetti sotto i 60 anni di età.

Continuiamo a ricevere poche dosi e, soprattutto, dalle Asl non ci comunicano i tempi delle consegne. Questo ci impedisce di programmare le somministrazioni perchè non sappiamo  quanti vaccini avremo nè quando li avremo. Intanto, in Puglia, stiamo vaccinando contro il Covid persone sempre più giovani, mentre i nostri pazienti fragili e vulnerabili ancora attendono”, afferma il segretario regionale della Fimmg Puglia, Donato Monopoli che  ha inviato all`assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, una richiesta “urgente” di convocazione “per discutere sulle notevoli criticità organizzative e gestionali palesate dalla Regione e dalle Asl nella ideazione, realizzazione e conduzione della campagna vaccinale anti Covid-19”.

“Siamo molto amareggiati nei confronti delle direzioni sanitarie e generali delle Asl – aggiunge Monopoli – , abbiamo già proclamato lo stato di agitazione e annunciato di essere pronti a fermarci. Non possiamo perdere la credibilità nei confronti dei nostri pazienti, persone con patologie che attendono ancora di essere vaccinate e non per nostre colpe. Tutte le vaccinazioni a domicilio le abbiamo fatte noi medici di medicina generale, ma avremmo già terminato se avessimo avuto dosi a sufficienza e se da parte delle Asl ci fosse stata organizzazione. Non chiediamo molto – conclude – , ma di sapere almeno tre giorni prima quanti vaccini ci saranno consegnati, in modo da poter contattare i nostri pazienti e prendere appuntamento”.

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