Pd: il segretario cittadino si dimette: “Avevo i numeri, ma il Pd a Brindisi ha ormai un problema morale e culturale”

BRINDISI- Ancor prima che qualcuno trovasse i numeri per sfiduciarlo, lui consegna le sue dimissioni. Antonio Elefante si dimette da segretario cittadino del partito democratico. Lo ha fatto questa sera  pochi minuti dopo l’insediamento della riunione del direttivo cittadino da lui stesso convocato. All’ordine del giorno c’era il futuro dell’amministrazione Consales, o meglio, il futuro dei due attuali assessori del Pd all’interno della giunta, Lino Luperti e Antonio Monetti.  I due componenti della giunta erano stati messi in discussione dal partito a livello provinciale e regionale.

Elefante ha lasciato i suoi fuori dalla riunione, non ha voluto che partecipassero. Il segretario dimissionario specifica che lui i numeri ce li aveva, lo hanno visto anche gli altri componenti, erano 14 a 11 a suo favore. Insomma non era una questione di voti. Sul documento di sfiducia nei suoi confronti fatto girare in questi giorni le firme non sono mai state abbastanza per mandarlo via.

“Mi sono dimesso- spiega Elefante- perché in questo mese fatto di falsi rinvii, di finte e strategiche assenze e  giochi di prestigio è stata messa in discussione la nuova generazione. Generazione che è stata messa in mezzo con consigli silenziosi, e forzature chieste all’orecchio.  A questo punto mi rendo conto che il Pd non va ridiscusso solo sotto l’aspetto politico amministrativo, ma profondamente rinnovato soprattutto da un punto di vista morale e culturale. Lo so sono allusivo più del solito. ”

Da giorni infatti che Elefante sulla sua pagina facebook parla di compravendita. E’ chiaro che il riferimento è allo stato dei fatti,e a ciò che si doveva consumare all’interno del partito. Dove tutto si era tradotto tra un scontro di voti tra Elefante e i due assessori, in sintesi sull’operato dell’amministrazione Consales, dove il segretario cittadino è anche consigliere comunale.  L’unico però a non aver votato il bilancio di previsione, chiaro atti di sfiducia.

“Lo sdegno più assoluto- aggiunge Elefante-  Per carità non mi aspetto smentite, non mi aspetto neanche querele perché sono stato vago e allusivo, mi aspetto il giusto silenzio da parte di chi pur non avendo i numeri voleva prevalere. Sono andato via e non ho fatto partecipare i miei perchè non volevo che si  consumasse un duello di numeri, con giochi di prestigio.”

Elefante si è dimesso,  ora la palla passa al regionale e al provinciale che dovranno decidere cosa fare con il pd di Brindisi, fermo restando la loro già posizione espressa ufficialmente, quando Michele Emiliano, avallato da Maurizio Bruno ha chiesto l’azzeramento della giunta.

Lucia Portolano

3 Commenti

  1. Basta con questa gente!!
    Se guardiamo gli elementi e le facce in Consiglio Comunale, ci viene il panico.
    Ha ragione Brindisino, ci vogliono altro tipo di persone e anche io parlo di tutti i partiti.
    Per quello che riguarda il Pd, ci vuole un politico vero a rappresentarlo e purtroppo non ne vedo tanti in giro di capaci.
    Diamo spazio ai giovani ( quelli che non hanno una dialettica volgare……)
    A mio parere, come dice LEFT, se il PD a Brindisi è al fallimento, lo si deve, soprattutto a queste persone VECCHIE e NUOVE.
    E’ ora che questa gente abbandoni la poltrona.
    Ha ragione Brindisino, resettiamo tutto, partiti e Consiglio votiamo persone serie e politicamente preparate.

  2. Io avrei una proposta seria da fare IL COMPLETO RESET DEI COMPONENTI DEL PD CITTADINO e l’inserimento di giovani ( preparati e ISTRUITI ) che hanno voglia di fare e di migliorare la città, pensando solo a quello.
    Basta con queste persone di BASSO profilo ( QUESTO VALE ANCHE PER GLI ALTRI PARTITI).
    Vogliamo essere governati da persone: INTELLIGENTI, PREPARATE, ACCULTURATE, INTRAPRENDENTI E che vogliano veramente il bene della città.

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