Per l’ultimo viaggio Andrea portato in spalla dagli amici

BRINDISI- Un dolore così profondo, dove neppure le lacrime trovano spazio perché non bastano davvero. La morte di Andrea non si può accettare, fa male, fa male alla sua famiglia, ai suoi compagni di scuola, ai suoi amici… fa male anche a chi non lo conosceva.

In centinaia nel pomeriggio hanno seguito i funerali di questo ragazzo dallo sguardo dolce, la cui unica ingenuità è stata quella di accompagnare a piedi la sua fidanzatina, una passeggiata romantica che  sabato notte si è trasformata in tragedia.

La chiesa Ave Maris Stella al quartiere Casale di Brindisi questo pomeriggio era gremita al punto tale che molte persone sono rimaste fuori occupando il piazzale su via Bafile.

In chiesa c’era la famiglia di Andrea, la mamma, il papà, i fratelli, i parenti tutti, i suoi amici di sempre, i suoi compagni di scuola, i suoi insegnanti, il sindaco della città, altri rappresentanti istituzionali, ma anche tanta, tantissima gente che ha conosciuto questo ragazzo solo questo fine settimana con la notizia della sua morte assurda.

“Andrea , angelo bellissimo, sia tu, il soffio di vento che abbraccia, protegga e dia la forza alla nostra Maestra Cinzia” così recita un manifesto dedicato dai bambini e dai genitori della classe I^B del plesso Don Bosco di San vito dei Normanni.

La mamma di Andrea, Cinzia,  è un insegnante ed i suoi alunni hanno voluto far sentire il loro affetto soprattutto oggi.

Durante l’omelia il parroco della chiesa si è rivolto direttamente ai ragazzi che circondavano con il loro amore la famiglia di Andrea, a loro ha detto di non chiedersi il perché di questa morte assurda.

“Il perché non troverà risposta- ha detto- se non trasformandola in per chi. La morte assurda di Andrea unita alla sua voglia di vivere con passione deve essere da sprono,  la vita non è un divertimento fine a se stesso, bisogna puntare a degli obiettivi che portino a vivere la vita all’insegna dell’amore”.

Poi gli amici di Andrea hanno voluto leggere una lettera ricordandone la dolcezza, l’allegra e quella voglia di trovare un senso a tutto.

Tanti i messaggi ed i ricordi che si sono susseguiti in un silenzio quasi surreale.

All’uscita la bara di Andrea è stata portata in spalla dai suoi amici che non l’hanno voluto lasciare in questo suo ultimo viaggio.

Oggi c’erano davvero tutti con lui tranne la sua ragazza. Lei, sua compagna anche in questa tragedia, vive il suo dolore da una stanza dell’ospedale Perrino dove è ricoverata da quella maledetta notte. Lei, l’ultimo saluto al suo Andrea non l’ha potuto dare. Con lei ci sono mamma e papà che cercano di farle forza, lei che ha visto morire il suo primo amore, lei che a 16anni  ora dovrà  affrontare la vita già  con un dolore così grande nel cuore.

Lucia Pezzuto

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