Precari della sanità, la Fp CGIL chiede un incontro urgente con la ASL

BRINDISI- La FP CGIL di Brindisi esprime serie preoccupazioni riguardo le posizioni del personale precario. “Questa segreteria il 22/10/2023 aveva inoltrato una richiesta per un incontro di carattere urgente finalizzato a discutere le misure concernenti la stabilizzazione del personale, richiesta che risollecitiamo. Abbiamo appreso con stupore che, mediante la delibera n. 0091342, sono state avviate le procedure pertinenti, generando anche un’ambiguità deleteria; specificamente, il termine ultimo per soddisfare i requisiti di stabilizzazione è da considerarsi il 31 dicembre 2023 e non il 31 dicembre 2022 come erroneamente indicato- dice il sindacato- La nostra inquietudine si estende con particolare intensità al destino del personale assunto nel corso dell’ultimo triennio, un corpo di risorse umane che ha dimostrato incondizionato valore, incluso durante il periodo pandemico. Questo nucleo di dipendenti, attualmente catalogato come “in pronta disponibilità”, sembra essere inopinatamente escluso dai procedimenti di stabilizzazione occupazionale”.

In ragione delle criticità esposte, la Funzione Pubblica CGIL di Brindisi avanza le seguenti imprescindibili richieste:

  1. Assicurazione che ogni dipendente avente diritto sia stabilizzato in conformità alla normativa corrente;
  2. Proroga contrattuale per i dipendenti che non hanno ancora conseguito un periodo di servizio di 36 mesi, sino al raggiungimento di tale termine;
  3. Conferma che il personale catalogato come “in pronta disponibilità” sia ammissibile a concorsi interni, così come delineato dall’Art. 20 del D.Lgs. n. 75/2017, comma 2;
  4. Attuazione di una rigorosa e efficace politica di razionalizzazione delle risorse umane, in assenza di un piano del fabbisogno adeguato.

“Data la gravità e l’urgenza delle questioni in oggetto, sollecitiamo- concludono- una convocazione rapida con la Direzione Strategica dell’Azienda Sanitaria Locale di Brindisi, al fine di definire soluzioni immediate in linea con le disposizioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e gli obiettivi della CGIL nel combattere la precarietà lavorativa”.

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