Prime scintille a Mesagne, PD all’onorevole:”Ci faccia sapere cosa decide”

MESAGNE – Prime scintille a Mesagne, PD all’Onorevole:”Ci faccia sapere cosa decide”.

Amministrative, più si avvicina il giorno delle lezioni e più i giochi entrano nel vivo. La campagna elettorale comincia a farsi vivace, complici gli equilibri in continuo movimento.

Il Pd locale si prepara ad iniziative pubbliche per presentare Francesco Mingolla alla città e Clara Bianco al Consiglio regionale, mentre invia alla stampa una nota in cui torna sui rapporti con l’area rappresentata da Pompeo Molfetta.

“Abbiamo visioni politiche diverse: il nostro è un dissenso squisitamente politico perché lavoriamo ad un progetto alternativo alla deriva antipolitica e trasversale che emerge nella coalizione costruita attorno a Molfetta. Pensare di risolvere i problemi abbandonando la politica, favorendo alleanze tra opposti estremi, riteniamo che sia illusorio e pericoloso. – scrive il Pd – Siamo consapevoli delle difficoltà incontrati in questi anni dall’amministrazione, ma gli stessi leader della coalizione Diamoci una mano, che hanno determinato gli equilibri politici e amministrativi sino all’ultima giunta, oggi tentano di sfilarsi dalle loro innegabili responsabilità, proponendosi per un’alternativa trasversale di governo con la destra storica cittadina e con quelli che prima avevano contribuito a mandare via.” Tra di essi, la Lista Vizzino. “Un partito sindacale, per il quale fin tanto che si è stati in giunta, tutto luccicava o quasi, mentre appena usciti per motivi di incompatibilità sindacale o per disaccordi interni e/o politici, il governo cittadino è divenuto disastroso e gli amministratori incapaci, e magari qualcuno di questi è anche dentro l’allegra alleanza di Diamoci una mano.”

Il PD compie un mea culpa e dichiara di puntare ad una nuova stagione politica: solo dopo una verifica critica, il percorso di un’alleanza di centro sinistra con la più ampia disponibilità a verificare percorsi comuni si sono scontrati con una realtà diversa. “Matarrelli e Molfetta miravano a costruire un progetto elettorale senza credibilità politica, senza simboli di partito, che puntava a dividere la sinistra e ad accogliere diversi trasversali interlocutori. – scrive il Pd, che conclude – La politica dell’onorevole Matarrelli in sede locale è improntata a fare il maggior numero di accordi possibili a prescindere: dopo Rifondazione comunista, la fedeltà a Niki Vendola, ha fatto un giro dalle parti di Pippo Civati e di Gennaro Migliore e oggi è impegnato in un rapporto personale con Emiliano, di cui comunque siamo contenti, e attendiamo di sapere verso quale lista e quale candidato alla regione indirizzerà in sede locale il suo consenso.”

Nessuna voglia di entrare nel vortice delle polemiche, da parte di Diamoci una mano e del suo candidato Sindaco, Pompeo Molfetta. “I partiti hanno fallito nella loro missione, con risultati sotto gli occhi di tutti. Abbiamo voluto semplicemente creare un movimento in cui le idee valgano più delle sigle, peraltro sostenuto da un programma elettorale in fase di chiusura che mette al centro i contributi di tutti: cittadini, liste in campo, esperti che hanno voluto partecipare. Idee e progetti fattibili, che vanno dallo sviluppo economico alla riduzione della pressione fiscale, passando per politiche giovanili, cultura e centro storico.”

Di equilibri in movimento ne sanno qualcosa anche gli altri competitors: Civico 26 e ProgettiAmo Mesagne hanno deciso di unirsi per dare alla città un progetto forte che punta tutto sulla trasparenza e su un cambiamento di mentalità, con volti nuovi: a creare quello che appare come un polo, oltre ai due movimenti civici, anche Fratelli d’Italia, tutti forti dell’appoggio del Movimento Schittulli. Il polo verrà rappresentato alle Amministrative da Emilio Guarini, mentre Antonio Calabrese, già presentatosi come candidato alla fascia tricolore per Mesagne, si presenta come candidato al consiglio regionale. Con un’azione che riduce da sei a cinque i candidati sindaco.

Il Movimento 5 stelle si prepara all’evento di presentazione alla città che si svolgerà sabato 11 aprile alle 20.15 in Villa comunale: un momento molto atteso dai sostenitori e da coloro che si sentono delusi dalla classe politica. Durante la serata, cui interverrà Giuseppe D’Ambrosio, deputato portavoce di M5S, verrà presentata la lista certificata dei candidati al consiglio comunale, capitanati da Danilo Facecchia: solo 13 i candidati, ma che per il movimento sapranno rappresentare al meglio le istanze dei cittadini mesagnesi che hanno voglia di cambiare.

Anche da Forza Italia si prosegue nella preparazione della campagna elettorale: il candidato sindaco, Sabrina Didonfrancesco si sente forte della posizione che ricopre, unica donna in competizione e sta affilando le armi per la sfida di fine maggio. Forte del sostegno del partito di centro destra e dei suoi rappresentanti istituzionali provinciali, la Didonfrancesco sta finendo la stesura del programma elettorale da presentare alla città e agli elettori, dettato dall’ascolto delle effettive esigenze della città.

Agnese Poci

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