Protestano i lavoratori della Santa Teresa, in attesa di incontrare Caroli

BRINDISI- Proseguono la lotta gli oltre 130 lavoratori della Santa Teresa, la società partecipata della Provincia, a rischio il loro posto di lavoro. Dopo i tagli annunciati dalla Provincia di quasi 3 milioni di euro tra 2013 e 2014 alla società di servizi, la soluzione prospettata è quella di ridurre le ore di lavoro per non mandare in cassa integrazione nessuno.

Ma i dipendenti e i sindacati protestano contro questa proposta che prevede la riduzioni di stipendi già ridotti all’osso, sono in tanti coloro che svolgono mansioni part-time. Questa mattina una delegazione di dipendenti con il sindacato Cobas ha manifestato fuori dal palazzo di via De Leo mentre si teneva un incontro tra le organizzazioni sindacali, il commissario prefettizio Cesare Castelli e il rappresentante della società. Durante la discussione sono stati fissati degli obiettivi. Intanto è stato rinviato di qualche giorno l’approvazione del bilancio della Provincia, si prende tempo in attesa  di incontrare l’assessore regionale al Lavoro Leo Caroli per verificare se si possono utilizzare fondi straordinari per garantire i servizi e quindi i lavoratori. I sindacati hanno  inoltre chiesto alla società di presentare un piano industriale. Intanto i senatori Tomaselli (Pd) e Zizza (Pdl) presenti all’incontro hanno assunto l’impegno di intervenire sui tagli a livello governativo, in quanto Brindisi ha subito ripercussioni non solo a causa della spending review ma anche perché Provincia che sarebbe dovuta essere soppressa, cosa che poi non è accaduta.

Insomma si prende tempo nella speranza che si trovi una soluzione percorribile che tuteli lavoratori e servizi ai cittadini. Mentre a Roma si lavora per una riforma costituzionale per sopprimere tutte le Province, compresa quella di Brindisi, che ormai nei fatti quasi non esiste più.

Video: manifestazione Cobas con i lavoratori

Lu.Po.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*