Quel “tesoro” dell’Apulia Film Commission, che muove l’industria del cinema in Puglia

BARI – (da il7 Magazine di Lucia Portolano) Un consiglio di amministrazione “tecnico e transitorio” per modificare lo Statuto e l’organigramma, così da aprire una nuova fase per l’Apulia Film Commission. Un modo per cancellare le ombre che nell’ultimo anno hanno oscurato la fondazione che si occupa della promozione del Cinema in Puglia. L’assemblea dei soci ha nominato un nuovo cda, questa volta composto da tecnici, che sarà in carica circa 50 giorni,  per poi lasciare il posto al cd “politico”,  quello che sarà scelto dal governatore Michele Emiliano. Presidente del nuovo consiglio di amministrazione  è Giuseppe Savino (dirigente del Servizio controlli agenzie e società partecipate della Regione), gli altri due componenti sono Francesco Murianni (dirigente Servizio sociali del Comune di Taranto) e Luciana Cazzolla (dirigente del Comune di Bari). Questi hanno il compito di assicurare la continuità della gestione ordinaria, di revisionare i regolamenti interni e di redigere un nuovo testo di Statuto della Fondazione. Un passaggio obbligato dopo le dimissioni di due settimane fa della presidente dell’Apulia Film Commission, la mesagnese Simonetta Dellomonaco, e di tutto il consiglio di amministrazione. Era stata la stessa giunta regionale a chiedere lo scioglimento del consiglio e il commissariamento dell’ente dopo le tensioni, ormai alle stelle, tra la presidente e il direttore di Afc Antonio Parente. Uno scontro tra i due che aveva portato alla paralisi delle attività della Fondazione, così come aveva denunciato anche il consiglio di amministrazione. E proprio il giorno dell’assemblea dei soci in cui si sarebbe dovuto discutere del commissariamento Simonetta Dellomonaco ha presentato e consegnato a tutti i soci la lettera delle sue dimissioni. Qualche giorno prima aveva depositato alla commissione consiliare regionale, in cui era stata invitata come auditrice, una relazione in cui accusava Parente di numerose irregolarità nella gestione delle attività. I consiglieri regionali hanno inviato questa relazione alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conte. Parente rigetta le accuse, e controreplica alla Dellomonaco. Tra i due c’era già stato un acceso litigio, con una denuncia penale per violenza, presentata dalla presidente contro il direttore. <La mia e la sofferenza di una donna del Sud – aveva scritto Dellomonaco nelle sue dimissioni – che lotta con tenacia ma che incontra sulla sua strada la resistenza di una mentalità machista che accetta solo logiche di potere e dominazione a tutti i costi. Queste logiche sono un mastodonte di fronte al quale non mi arrenderò mai, ma che oggi mi hanno provata profondamente, ed è per questo che non mi resta altra scelta che tirarmi indietro>. L’Apulia Film Commission negli anni è diventata una vera e propria fabbrica cinematografica, considerata tra “le film commission” più importanti in Italia. Intorno alla fondazione girano numerosi interessi, e tantissimi soldi.  Le attività, che vanno dal finanziamento della produzione cinematografica, ai festival e ai vari progetti, muovono risorse per milioni di euro. L’Afc finanzia in Puglia una gran parte del mondo dell’industria culturale con fornitori e maestranze, e ricadute sul territorio. La maggior parte delle risorse arriva dalla Regione. L’ente presieduto da Michele Emiliano nell’ultimo anno ha stanziato per l’Afc una quota associativa 2milioni di euro, che si aggiungono alle quote dei 62 comune, che ammontano a  circa 300mila euro. A questi si sommano i finanziamenti nazionali e comunitari per l’implementazione dei progetti. Ma il contributo della Regione non si ferma solo alla quota associativa, questa ha assegnato in una anno alla fondazione 1milione 600mila per la rete dei festival, dove rientra il milione di euro per il Bifest. Ha erogato inoltre circa 120mila euro  per l’Apulia Film Forum. Il tutto per un totale di 4milioni di euro. Ma non finisce qui. Dal 2020 la fondazione gestisce direttamente l’Apulia film fund, il fondo di sostegno alla produzione cinematografica. In questi tre anni il fondo è stato di 16milioni di euro, alcuni di questi sono ancora disponibili per finanziare progetti a sportello. 16milioni di euro divisi in tre anni, sono più di 5milioni di euro l’anno, da aggiungere ai 4milioni fissi. Per la fine di dicembre si attende la nomina del nuovo consiglio di amministrazione. Anche l’Apulia Film Commission  è sul tavolo delle trattative politiche che in queste settimane impegnerà Michele Emiliano con la sua maggioranza. Una maggioranza che vede il Movimento 5Stelle chiedere un maggiore protagonismo nell’attività del governo regionale dopo il risultato ottenuto alle politiche, che lo ha incoronato primo partito in Puglia. In consiglio regionale i pentastellati governano con Emiliano. Dall’altra parte c’è il gruppo consiliare del Pd con i dissidenti che scalpitano e chiedono al governatore un cambio di rotta, dopo la bocciatura della legge sul fine vita, proposta propria da molti consiglieri democratici, e il rinvio della riforma sull’assetto societario dell’Arpal (Agenzia regionale delle Politiche sul lavoro). Un rinvio che ancora una volta ha salvato il direttore generale Massimo Cassano, sulla quale gestione ci sono critiche e ombre, soprattutto in merito alle ultime assunzioni.

 

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