Rapina e violenza in gioielleria: 12 anni e 4 mesi a un 24enne brindisino

LATIANO – Durante la rapina, prese in ostaggio e violentò una commessa: il gup lo condanna a 12 anni e 4 mesi di carcere. Questo è il verdetto emesso da Maurizio Saso nei confronti di Vincenzo Leo, 24enne brindisino, attualmente recluso nel carcere di Lecce, che, il 4 dicembre scorso, si macchiò di uno dei crimini più singolari e terribili ospitati dalle pagine della cronaca locale: durante una tentata rapina ai danni di una gioielleria di Latiano, il giovane trattenne una delle due commesse e, negli interminabili minuti di trattativa coi carabinieri, appostati appena fuori dall’esercizio, abusò di lei.

I fatti di cui Leo si è macchiato, dunque, gli sono costati molto cari: a fronte dei 10 anni e 8 mesi di condanna chiesti dal pubblico ministero Milto Stefano De Nozza, il giudice dell’udienza preliminare gli ha inflitto 12 anni e 4 mesi di pena per i reati di evasione, rapina aggravata, sequestro di persona e violenza sessuale. Leo, infatti, all’epoca dei fatti, si trovava in una casa famiglia alla quale era stato affidato, in regime degli arresti domiciliari, per alcune rapine commesse al supermercato Penny Market del capoluogo messapico nel febbraio 2013, e dalla quale era evaso per compiere la rapina che aveva in mente.

Leo è stato giudicato col rito abbreviato: il suo legale aveva chiesto per lui la perizia psichiatrica che, però, ha sancito che il 24enne era capace di intendere e di volere al momento dei fatti. L’esame è stato effettuato da un consulente tecnico d’ufficio. Alla vittima è stata riconosciuta una provvisionale di 100mila euro e al titolare della gioielleria, costituitosi anch’egli parte civile, il giudice ha riconosciuto una liquidazione provvisoria di 3mila euro, la cui restante parte sarà liquidata in sede civile.

BrindisiOggi

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