Salvata dagli operatori della Rianimazione del Perrino, la famiglia di una 27enne consegna una targa al reparto

BRINDISI – Una ragazza di 27 anni, Alexandra Carriero, è stata dimessa nei giorni scorsi dopo un ricovero di circa 40 giorni in Rianimazione non Covid dell’ospedale Perrino, dove era arrivata in condizioni critiche.

Oggi la famiglia, rappresentata dalla sorella Evelina, ha voluto ringraziare il personale del reparto per l’assistenza ricevuta e per l’occasione ha consegnato una targa ricordo. All’incontro erano presenti, tra gli altri, il direttore sanitario della Asl, Andrea Gigliobianco, il direttore medico facente funzione dell’ospedale, Antonio Trinchera, e il direttore della Rianimazione, Massimo Calò.

“Ho apprezzato il gesto di questa famiglia – ha sottolineato il direttore sanitario della Asl, Andrea Gigliobianco – che ha riconosciuto non solo le capacità professionali dei nostri operatori, nello specifico quelli del reparto di Rianimazione diretto da Massimo Calò, ma anche le loro qualità umane. Come ha sottolineato la mamma di Alexandra, è lo spirito di squadra a fare la differenza: in un periodo in cui le comunicazioni tra l’interno e l’esterno degli ospedali risultano un po’ complicate dalle restrizioni, la famiglia della ragazza ha potuto contare su un filo diretto che li ha tenuti costantemente informati, con un rapporto vivo e continuo tra paziente e parenti. Ho consegnato i fiori di cui siamo stati omaggiati al personale del reparto – ha aggiunto Gigliobianco – e ho portato i ringraziamenti ricevuti alla direzione generale: lo spirito di squadra che anima gli operatori in corsia è una proiezione di quello che coltiviamo in amministrazione. Dal direttore generale agli altri dirigenti, abbiamo sempre riconosciuto l’importanza dell’empatia e del dialogo tra sanitari e utenza e siamo contenti quando i pazienti possono verificarlo personalmente. Siamo felicissimi di aver salvato una giovane vita e lo siamo anche per il riconoscimento del lavoro dei nostri professionisti, competenti, capaci e umani”.

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