Salvi 300 precari della provincia di Brindisi, la Cgil: “Soddisfatti dopo un anno di battaglie”

BRINDISI –  Una buona notizia per gli operatori sociali e sanitari precari: per 300 di loro arriva la stabilizzazione o il requisiti per raggiungerla. Ne dà notizia la Cgil di Brindisi dopo un anno di battaglie.

Assistenti sociali, operatori socio sanitari, educatori, tecnici dell’inserimento, amministrativi, sociologi e ausiliari a tempo determinato. Sono più di 300 i lavoratori precari che con contratti a tempo determinato operano da molti anni a garanzia dei lea e dei lep nel territorio di Brindisi. Da un anno la Fp Cgil Brindisi è impegnata nella lotta per il superamento del precariato in questo territorio. ” Oggi con grande soddisfazione – dicono dal sindacato – comunichiamo che tutte queste figure possono finalmente consolidare o proroghe fino al requisito di stabilità o confluire in servizi con contratti a tempo indeterminato. Contrattazioni, sit in, presidi permanenti, manifestazioni, note, interventi e solleciti e un grande e partecipato movimento e coinvolgimento dei lavoratori ha potuto oggi far raggiungere risultati occupazionali per 300 famiglie di Brindisi”.

Il precariato determinatosi in questo territorio narrava in alcuni casi origini antiche, con date di inizio contratto persino dal 2009. Un lavoro continuo, incessante e certosino quello del nostro sindacato, che ha potuto vedere concretizzarsi proroghe a 24 mesi (ovvero fino al requisito di stabilità) o al contempo sostituire i contratti a tempo determinato con scadenza prossima, nella dislocazione delle risorse interessante in altri servizi con contratti pieni e a tempo indeterminato, per non veder tornare a casa e senza lavoro nessuno, dopo aver persino affrontato questa dolorosa, atipica e difficile pandemia.  “Il precariato è un dramma esistenziale, ora superato ed in definizione per l’intera area di Brindisi – aggiunge la Funzione Pubblica Cgil – I contratti a tempo determinato erano più di 300 in ambiti e Asl e sono esattamente 300 infatti le famiglie ora salve. Rendiamo con grande soddisfazione pubbliche le determinazioni che si stanno verificando augurando ai lavoratori interessati un buon, lungo, stabile e felice lavoro”.

 

 

 

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