Sopralluogo a Torre Guaceto, il tecnico del ministero: “Bloccare subito gli scarichi”

sopralluogo torre guacetoBRINDISI-Gli scarichi vanno bloccati. “Il depuratore di Carovigno non può continuare a scaricare reflui nella Area A della riserva naturale di Torre Guaceto”, questa  la direttiva del capo del Reparto Ambientale Marino del Ministero dell’Ambiente, Aurelio Calagiore, che questa mattina ha effettuato un sopralluogo lungo il percorso del depuratore, del suo scarico a canale Reale che a sua volta sfocia nel mare dell’oasi naturale.  Calagiore consegnerà una relazione dettagliata al ministero, ed ha chiesto soluzioni alternative tempestive.

 Ad accompagnare del tecnico del ministero c’era il comandante della Capitaneria di porto di Brindisi Mario Valente, l’assessore all’Urbanistica del Comune di Brindisi Pasquale Luperti e il sindaco di Carovigno Mimmo Mele.

sopralluogo scarichi“La direttiva è quella di risolvere questa criticità – spiega Valente – perché ciò che viene scaricato in acqua altera inequivocabilmente l’equilibrio biochimico della riserva naturale”.

In questi giorni nel canale sono state scaricate diverse sostanze, schiuma bianca che è finita in mare. L’acquedotto pugliese aveva parlato di sabotaggio dell’impianto.

depuratore carovignoIntanto la cittadinanza scende in campo per proteggere la riserva, nota ormai in tutto il mondo. Domani il Comitato di tutela di Torre Guaceto ha organizzato una manifestazione di protesta a ridosso dell’Area A, proprio dove sfocia canale Reale e dove si custodisce la più grande contraddizione: qui non si può fare il bagno per non alterare la flora e la fauna marina. Intanto sulla vicenda indaga anche la Procura di Brindisi, il pm Antonio Costantini è titolare di un fascicolo. Lo stesso pubblico ministero che  ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini  a sette indagati per inquinamento della falda  a causa dei tre vecchi impianti sostituiti poi dal depuratore contestato oggi. Queste acque sarebbe finite nella falda inquinandola.

Intanto l’8 ottobre si svolgerà l’udienza al Tar di Lecce che dovrà pronunciarsi sul ricorso presentato dal Consorzio di Torre Guaceto contro l’impianto che sarebbe stato autorizzato dalla Regione senza alcuni documenti da parte della Provincia.

Bocciata la proposta del sindaco Mimmo Mele sull’allungamento della condotta  di scarico di 300 metri  nel mare, ma questa finirebbe a ridosso di Apani,  nei pressi di lido Azzurro. Ma l’assessore Luperti ha già detto espresso il suo diniego e quello dell’amministrazione.

BrindisiOggi

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