Sorpresi a disboscare 370mq di macchia mediterranea per realizzare area balneare, 4 denunciati

OSTUNI- Sorpresi a disboscare un’ area di 370 metri quadri di macchia mediterranea senza autorizzazione ai fini turistico-balneari.

I carabinieri forestali del Comando Stazione di Ostuni hanno trovato al lavoro, con le motoseghe, tre operai: P.M. di anni 46 di Fasano, P.D. di anni 46 di Fasano e G.C. di anni 50 di Ostuni; rintracciato in proprietario, V.C. di anni 64 di Cisternino, Sventato  in un’area retrostante la duna del Pilone, marina di Ostuni, in località “Lido Stella”. I militari hanno accertato che non vi era alcuna autorizzazione per l’eliminazione della macchia mediterranea.

Le quattro persone, proprietario ed operai, sono stati tutti denunciati alla Procura della Repubblica di Brindisi per concorso in deturpamento di bellezze naturali ed in area protetta, nonché per violazione del codice dei beni culturali e del paesaggio (artt. 733-bis e 734 del codice penale, artt. 142 e 146 decreto legislativo 42/2004), nonché delle norme di salvaguardia del Parco Regionale delle Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo, all’ interno del quale si trova la zona a macchia.

I carabinieri forestali hanno quindi posto i sigilli ad un’ area di 370 metri quadri, sulla quale erano in corso i tagli abusivi, nel probabile tentativo di illecito sfruttamento a fini turistico-balneari. Insieme al bosco, sono state sequestrate anche le motoseghe utilizzate dagli operai.

La difesa della vegetazione mediterranea (soprattutto ginepro, fillirea, mirto e lentisco) costituisce un presupposto imprescindibile per la salvaguardia del delicato equilibrio ecologico delle dune, elemento caratteristico del Parco Regionale che si estende lungo il litorale dei Comuni di Fasano e Ostuni.

La costante vigilanza dei carabinieri forestali, in sinergia con l’ ente gestore del Parco, consente di preservare questo habitat particolare nella provincia di Brindisi, evitando che lo sfruttamento illegale a fini pseudo-turistici vada a compromettere, oltre alla valenza naturalistica, anche quella turistica vera e legale del suo paesaggio.

BrindisiOggi

 

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