Tagli all’assistenza domiciliare, anziano alla volontaria: “Non venire più, non ho neanche i soldi per la spesa”

BRINDISI- Decine di anziani senza assistenza domiciliare, cambiano i parametri ed il Comune di Brindisi interrompe  i servizi. Sono davvero tanti gli anziani che dal primo settembre sono rimasti fuori dall’elenco degli aventi diritto per l’assistenza domiciliare integrata. Molti di loro assistiti nella cura personale e nella somministrazione dei pasti ora sono in difficoltà.

In pratica il Comune ha deciso di abbassare il reddito per gli aventi diritto, e per questo che ora l’assistenza e qualsiasi tipo di servizio viene erogato solo in condizioni particolari (età superiore a 65 anni, invalidità certificata, e reddito quasi nullo).

Il servizio erogato è legato ad un programma finanziato dai fondi dell’Unione Europea, Pac anziani, che pare sia stato ridimensionato.

Ora la protesta silenziosa degli anziani è dettata dal fatto che molti di loro non riescono a sopravvivere senza un aiuto. Ad oggi i servizi interrotti sono portati avanti da alcuni volontari che quotidianamente si recano da queste persone assistendole anche nelle attività più banali, quali preparare un pranzo o fare una doccia.

Gli esclusi dagli aventi diritto sono persone che di fatto con la pensione minima ed i problemi di salute  non riescono ad arrivare a fine mese. Non possono prendersi cura di sé perché non hanno nessuno, sono persone sole e disperate  ma che paradossalmente non hanno più diritto all’assistenza.

Emblematico il caso di un anziano a cui il Comune forniva i pasti ed ora è fuori dalla “lista”.

“Mi reco ogni giorno a casa di questo nonnino, che vive solo- ci racconta una volontaria- da quando il Comune ha sospeso l’assistenza domiciliare integrata cerco di aiutarlo, faccio la spesa e preparo per lui i pasti. Ieri però, mi ha guardato con le lacrime agli occhi e mi ha detto di non tornare più che tanto per ora non ha più soldi per fare la spesa e non c’è nulla da cucinare”.

Una storia come tante che accomuna non solo le persone anziane ma anche tante famiglie brindisine perché alla fine il ridimensionamento dei fondi non ha pesato solo sugli anziani ma anche su i diversamente abili.

Il SAD, Servizio Assistenza Domiciliare, è previsto infatti anche per i diversamente abili. Oggi sono circa una decina di persone con disabilità che al momento proprio a causa della mancanza di fondi sono rimasti fuori dal programma di assistenza, tra questi anche alcuni bimbi.

Dai servizi sociali del comune di Brindisi dicono che sono impegnati a trovare i fondi necessari, nel frattempo le famiglie combattono che le difficoltà quotidiane.

Lucia Pezzuto

3 Commenti

  1. Anziché stanziare 650.000euro per le strade della zona industriale di competenza Asi non si potevano affidare a questo capitolo di spesa?

  2. Vergogna sì: nel corso del tempo il settore dei servizi sociali del comune (dr. Maria Rosaria Rubino), ha tagliato quasi tutti i servizi per la popolazione anziana; la maggior parte dei soldi vengono spesi per il centro polivalente di bozzano che è solo un circolo ricreativo per anziani autosufficienti…è veramente una vergogna quanto si specula su questa parte di popolazione…

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