Tenta di incassare vaglia da 320mila euro con nome di un altro, arrestato

CEGLIE MESSAPICA – Avrebbe tentato di incassare un vaglia postale da 320mila euro, ma i carabinieri lo arrestano. In manette è finito Leopoldo Imperatore, 53enne originario di Mugnano di Napoli, (Napoli).

L’uomo ieri mattina (28 febbraio) – secondo la ricostruzione effettuata dagli investigatori – si sarebbe recato presso l’ufficio Postale di Ceglie Messapica, nel Brindisino, per incassare un vaglia emesso dall’Agenzia di Cuneo di Poste Italiane e intestato ad un imprenditore di Cremona. L’uomo avrebbe presentato una carta d’identità falsificata.

Gli immediati accertamenti hanno consentito di stabilire che nel documento era stata sostituita la sola fotografia e che lo stesso non costituiva oggetto di ricerca. Nella circostanza è stato identificato l’arrestato e successivi approfondimenti investigativi hanno permesso di rintracciare telefonicamente l’imprenditore lombardo il quale, sbigottito, ha rappresentato di essere in possesso della propria carta d’identità che riporta il medesimo numero seriale del documento esibito dal pregiudicato campano e di analogo vaglia postale recante il medesimo importo, non ancora posto all’incasso.

La carta d’identità, anche se di ottima fattura, è risultata falsa, poiché si è accertato che reca, quale funzionario responsabile dell’anagrafe del comune di rilascio, Izano (Cremona), il nome di un soggetto che non lavora tantomeno ha mai lavorato negli uffici di quel Comune.

Falso è risultato anche il vaglia postale che il pregiudicato campano ha tentato di porre all’incasso.

Ora, Imperatore, dovrà rispondere di riciclaggio e possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. Dopo le formalità di rito è stato associato al carcere di Brindisi.

L’attività è stata eseguita dagli uomini dell’Arma di Ceglie Messapica coadiuvati dai colleghi della compagnia di San Vito dei Normanni.

Mar.De.Mi.

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