Tra ordinanza regionale e decreto: ecco cosa si può fare nella Fase2

Documentario Norman Atlantic

BRINDISI – (da il7 Magazine) Dopo quasi due mesi si allargano le maglie delle restrizioni adottate dal governo per contenere i contagi al Coronavirus. L’Italia prova a ripartire, pronta a bloccare tutto se i contagi dovessero tornare a salire. Una spada di Damocle sulla testa del Paese. Il 25 aprile il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato il decreto della Fase2. Lo ha fatto una settimana prima dell’entrata in vigore prevista per il 4 maggio. Intanto qualche Regione anticipa i tempi su alcuni provvedimenti. Tra queste c’è la Puglia dove il presidente  Michele Emiliano il 28 aprile ha emesso un’ordinanza con la quale ha disposto l’inizio di alcune attività prima del 4 maggio. A sua volta i sindaci pugliesi hanno adottato proprie ordinanze per regolamentare le aperture nei propri comuni.

Cosa si può fare? Chi riapre? Come cambia la vita dei brindisini e dei pugliesi?

Dal 29 aprile: consentito l’asporto per bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie con divieto di consumazione all’interno e all’esterno dei locali,

Aperti anche i negozi per la tolettatura degli animali di compagnia, previa prenotazione.

Consentita pesca amatoriale, manutenzione e riparazione delle imbarcazioni da diporto.

Dal 30 aprile aperti i cimiteri di Brindisi e Tuturano dalle 8 alle 12 e dalle 15 alle 18. Per Brindisi potranno accedere, attraverso i due ingressi principali, un massimo di 300 persone contemporaneamente. L’ingresso sarà consentito secondo l’iniziale del cognome dei visitatori: domenica lettere A,B, C, lunedì lettere D, E, F martedì lettere G, H, I, J, K, L, mercoledì lettere M, N, O, giovedì lettere P, Q, R, venerdì lettere S, T, sabato lettere U, V, W, X, Y, Z. Bisognerà mostrare all’ingresso il documento d’identità. Il cimitero di Tuturano  prevede invece un massimo di ingressi di 50 persone contemporaneamente senza limitazioni alfabetiche.

Dal 4 maggio: obbligo di quarantena per chi rientra in Puglia da fuori regione. Emiliano ripropone lo stesso provvedimento emesso l’8 marzo scorso quando arrivarono ondate di pugliesi dal nord. Infatti sarà possibile far ritorno in Puglia. Previsto il ritorno di molti studenti.

Spostamenti: consentiti nel proprio Comune di residenza (non è stato ancora chiarito se è necessaria l’autocertificazione, ma nel dubbio meglio portarla). In questa fase gli spostamenti vengono ampliati anche all’interno della regione, ma per muoversi bisognerà comunque rientrare nelle motivazioni di “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute” ai quali si aggiunge anche la possibilità di incontrare i congiunti. Bisogna comunque rispettare il divieto di assembramento, la distanza interpersonale di almeno un metro ed è necessario  utilizzare le mascherine.  Niente feste e party. Non si potrà andare in un’altra Regione a meno che non si abbiano le quattro esigenze contenute nel decreto e per il tempo necessario a svolgere queste incombenze. Chi torna dall’estero deve rimanere in quarantena 14 giorni.

Aziende: riapre il settore manifattura e edilizia, così come tutto il commercio all’ingrosso funzionale ai due settori. Potranno riaprire solo le aziende che rispetteranno il protocollo di sicurezza che prescrive l’obbligo di mascherine e distanziamento sociale.

Seconde case: secondo ordinanza della Regione Puglia è possibile andare nelle seconde case per fare i lavori di manutenzione, ma è vietato trasferirsi.

Attività sportiva: è consentito fare sport all’aperto senza alcuna limitazione di distanza dalla propria abitazione, bisogna comunque rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri. Si potrà andare in bicicletta e fare ginnastica nei parchi oppure a correre nei giardini e altrove. Chi è residente in un posto di mare può fare il bagno, ma senza sostare sulla battigia. Chi vive in montagna può passeggiare nei boschi. Sono consentiti gli allenamenti individuali anche nelle piscine, ma non si può andare nei centri sportivi che rimangono chiusi fino al 18 maggio 2020.

Passeggiate con i bambini: previste passeggiate lontano da casa, massimo in due oppure con i bambini, ma bisogna mantenere la distanza dalle altre persone. Anche la passeggiata con il cane si può fare non più in prossimità della propria abitazioni.  Nei luoghi pubblici c’è il divieto di assembramento e bisogna rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

Funerali: sarà possibile tornare a celebrare i funerali, ma soltanto alla presenza dei familiari più stretti, non più di 15 persone e possibilmente all’aperto.

Il decreto del governo e l’ordinanza di Emiliano valgono sino al 17 maggio. Due settimane di prova con una riapertura rallentata. Conte ha comunque anticipato che per il 18 maggio sono previste le aperture delle attività della vendita al dettaglio. Restano invece ancora sospese le palestre, i centri sportivi, le piscine, i centri natatori, i centri benessere, i centri termali, i centri culturali i centri sociali e centri ricreativi. Dovranno attendere l’1 giugno i parrucchieri e le estetiste.

Lucia Portolano

1 Commento

  1. Grazie a le ordinanze di Emiliano Porto la barca a mare con mio gennero e la polizia di otranto ci fa un verbale di 370 euro ciascuno grazie signor Governatore.

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