Una vita da precari e tappabuchi in Provincia, 39 dipendenti a rischio licenziamento scrivono al Governo

BRINDISI – Usati per le emergenze occupazionali della Provincia, prima da precari, poi in una multiservizi, oggi a rischiano di restare a casa. 39 dipendenti della Santa Teresa, impiegati nella Provincia di Brindisi, hanno scritto una lettera ai rappresentanti istituzionali del territorio perché si svolga un incontro urgente per discutere della disastrosa situazione che potrebbe proiettare 39 famiglie, dal 1 gennaio 2016, in un futuro incerto: tante sono infatti, su un totale di 121 unità lavorative, ad essere interessate da procedure di licenziamento collettivo, scaduto oggi (29 ottobre).

39 firme su una lettera, una richiesta d’intervento in quella che si preannuncia da mesi come un’emergenza occupazionale, indirizzata all’onorevole Teresa Bellanova e, per conoscenza, al Governatore della Puglia Michele Emiliano, all’assessore regionale Loredana Capone e al presidente della Provincia di Brindisi Maurizio Bruno.

“La Provincia di Brindisi che rappresenta il 100% della proprietà della società in house Santa Teresa SpA, il 23 luglio scorso, ha deliberato la necessità di ridurre gli affidamenti in essere verso la stessa, limitatamente a quelli cosiddetti fondamentali (per capirci le attività istituzionali) – si legge nella missiva – In seguito, la Santa Teresa ha avviato la procedura di licenziamento collettivo (L. 223/91), per le unità lavorative ricadenti invece nei servizi dichiarati non fondamentali.”

La speranza dei lavoratori è una sola. “Confidiamo in una soluzione che questo Governo certamente produrrà in risposta alle migliaia di persone nelle nostre condizioni e sconcertati dalla debolezza della politica locale in confronto ad altre realtà che si stanno risolvendo, la definizione della procedura di licenziamento ci precluderebbe ingiustamente la possibilità di beneficiare di detta soluzione – precisano i dipendenti – Chi Le scrive è un gruppo di persone a vario titolo e funzione già impiegato nell’Ente da prima come precario dello stesso (da otto anni) e oggi cooptati in una società multiservizi (dall’anno 2007): pertanto, da circa 20 anni siamo la risposta alle carenti dotazioni d’organico della Provincia che configurerebbe, semmai, intermediazione di manodopera!”

Quello che più fa male ai dipendenti è che tutto questo succede in una società che annualmente chiude il proprio bilancio con utile, e per questo considerata virtuosa dalle recenti normative.

A.P.

1 Commento

  1. SICURAMENTE AL 100X100 LO STATO VI DARA’ IL SUPPORTO DOVUTO O MEGLIO VI DARA’ IL LAVORO ,SONO STATO DISOCCUPATO DAL 2006 AD OGGI ,MAI NESSUN SUPPORTO DALLO STATO,CENTRI IMPIEGHI,PROVINCIA,COMUNE,REGIONE ,ESPERIENZA PERSONALE ,NESSUNO VI AIUTERA’ AL 100X100 !!!

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*