Ventisette nuovi casi in Puglia, e 11 sono nel Brindisino: bisogna fare molta attenzione

Documentario Norman Atlantic

BRINDISI-  Ventisette casi in tutta la Puglia, dei quali ben 11 sono della provincia di Brindisi. Non bisogna assolutamente abbassare la guardia, il virus continua a circolare. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 1 maggio in Puglia, sono stati registrati 1.832 test per infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 27 casi: 3 nella Provincia di Bari; 1 nella Provincia Bat; 11 nella Provincia di Brindisi; 6 nella Provincia di Foggia; 2 nella Provincia di Lecce; 3 nella Provincia di Taranto. Per 1 caso è in corso l’attribuzione della provincia di provenienza.

Sono stati registrati 6 decessi: 3 in provincia di Bari, 3 in provincia di Foggia. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 64.292 test. Sono 731 i pazienti guariti. 2.947 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.099: 1.316 nella Provincia di Bari; 374 nella Provincia di Bat; 577 nella Provincia di Brindisi; 1050 nella Provincia di Foggia; 489 nella Provincia di Lecce; 261 nella Provincia di Taranto;
29 attribuiti a residenti fuori regione; 3 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

1 Commento

  1. I numeri di oggi confermano che,in rapporto al numero della popolazione residente,la nostra Provincia é la seconda in Puglia per numero di contagi da Coronavirus,dopo quella di Foggia.Gli stessi dati,inoltre,ci dicono che la Provincia di Brindisi continua ad essere la quarta Provincia del Meridione d’Italia.Credo che siano degli indicatori di allarme per il prossimo futuro di tutti noi:Insomma,c’e’ da stare molto poco tranquilli! Per carita’,senza creare panico o fasciarsi la testa prima ancora di rompersela,pero’,qualcuno (Regione con i sindaci e i sindaci con la Regione)dovrebbe agire diversamente e informare ancora di più e in modo più efficace noi cittadini.Forse,si pensa di avere fino ad oggi troppo bene e che non si possa fare altro? Noi,di più proprio non possiamo… …E basta!!! Con quella che inizia lunedì 4 e che hanno chiamato Fase 2,come la mettiamo? Vogliamo,finalmente,farci sentire? A partire dalla seconda metà del mese appena iniziato,corriamo il fondato rischio di divenire il lazzaretto del Sud Italia!!!

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