Violenza sulle donne, tante segnalazioni poche denunce, polizia e avvocati si confrontano

BRINDISI- Tante segnalazioni e poche denunce, è quello che accade a Brindisi quando si parla di violenze sulle donne e maltrattamenti in famiglia, lo dice il questore, Maurizio Masciopinto, presentando l’incontro formativo dal tema “Misure di prevenzione e tutele giuridiche”,  organizzato dal comitato pari opportunità dell’ordine degli avvocati di Brindisi. Al confronto hanno preso parte il procuratore capo Antonio De Donno, il vice questore aggiunto Rosalba Cotardo, l’avvocato Anna Maria Ciardo, la psicologa Isabella D’Attoma. I lavori sono stati introdotti dal questore di Brindisi Maurizio Masciopinto alla presenza del direttore  centrale anticrimine del dipartimento pubblica sicurezza, Vittorio Rizzi, oltre al presidente dell’ordine degli avvocati di Brindisi, Carlo Panzuti. “Dalla lettura dei mattinali emerge almeno un intervento ogni notte per liti e violenze in famiglia a cui poi non seguono denunce, fidanzati, mariti, giovanissime coppie- racconta il questore Masciopinto-  Nonostante la mancanza di denunce i poliziotti seguono con attenzione l’evolversi delle situazioni. Purtroppo questo è  territorio particolarmente sensibile, dove c’è un concetto ancora retrogrado di considerare la donna come oggetto e ancora peggio come proprietà dell’uomo”.

La presenza degli avvocati è legata alla necessità di tutelare le vittime e migliorare le norme a disposizione. “E’ un tema che ci sta molto a cuore ,  nella difesa e nelle fasi precedenti- ha spiegato Carlo Panzuti,  svolgiamo anche un ruolo di supporto psicologico perché noi intercettiamo una serie di criticità sociali e di conseguenza  siamo portatori di informazioni e di notizie”.

Importante, anzi indispensabile il lavoro di prevenzione oltre che di contrasto svolto dalla polizia che oggi si è dotata di nuovi strumenti. “Cerchiamo di affrontare questo  fenomeno  oltre che attraverso l’attività repressiva anche attraverso l’attività preventiva , ad esempio con l’ascolto- ha detto Rizzi-  penso al progetto camper per avvicinare uomini e donne alla polizia, così  si fa  cultura sulla violenza di genere”.

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