Webinar sul porto di Brindisi organizzato dal Propeller: a confronto istituzioni, politica e tecnici

BRINDISI – “Brindisi, porto core”  questo il titolo di un  webinar organizzato il 7 aprile alle 17 dall’ International Propeller Club Port Of Brindisi. Introduce Maria De Luca, presidente Propeller, partecipano  Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, Riccardo Rossi, Sindaco di Brindisi, Fabrizio Coke, comandante della Capitaneria di porto di Brindisi Modera  Umberto Masucci, Presidente nazionale International Propeller Club. Previsti gli interventi di  Ugo Patroni Griffi, Presidente Adspmam “bilancio sullo stato dell’arte del porto di Brindisi”; Alessandro Panaro, responsabile servizio maritime & energy SRM su “dati del porto, quale strategia e quali traffici futuri”

Tavola Rotonda “Tutti per Brindisi” / Proiezione video “Brindisi d’Amare”. Interviene  Fabiano Amati – Presidente commissione bilancio e programmazione Regione Puglia “Programmazione e finanziamento delle opere regionali strategiche”;  Dario Stefano – Presidente Commissione Politiche Unione Europea Senato “Europa – i porti Core nelle Reti Ten-T”; Mauro D’Attis – Membro Commissione Bilancio Camera dei Deputati “transizione ecologica un occasione per Brindisi porto Core”; senatrice  Gelsomina Silvia Vono, vicepresidente commissione 8^ Senato Lavori pubblici e comunicazioni – “revisione Codice degli Appalti”;  On.Edoardo Rixi, componente commissione trasporti e responsabile per la Lega delle infrastrutture – “grandi opere e semplificazioni: il modello Genova per Brindisi?”;  On. Raffaella Paita, presidente della Commissione Trasporti poste e telecomunicazioni – “proposta modifica Lg.84/94 “; On.le Anna Macina, Sottosegretario di Stato per la Giustizia “ la riforma della giustizia per favorire lo sviluppo”
Saluti e ringraziamenti finali da parte del Prof. Ugo Patroni Griffi, Presidente AdspMam

Il Propeller fa una disamina della situazione del porto di Brindisi tracciando la sua storia e le sue future possibilità di sviluppo

Per capire l’attuale situazione del porto di Brindisi è indispensabile evidenziare alcuni aspetti storici.
Innanzitutto, leggendo la storia della città sin dai tempi dei Romani, si evince inequivocabilmente come il porto, nel corso dei secoli, sia stato e sia il volano economico, finanziario e culturale della città. Ogni qualvolta il nostro porto è stato oggetto di fiorenti traffici navali, la città ha vissuto un periodo di vero e proprio boom economico. Al contrario, con un porto in crisi e quasi completamente scevro da traffici marittimi, Brindisi ha vissuto veri e propri periodi di down turn economico.  Per tradizione Brindisi è porto industriale, quindi riceve combustibili (carbone) per la centrale Enel e derivati liquidi dal petrolio per l’impianto petrolchimico Versalis. Persiste tuttora un traffico Ro-ro e Ro-ro/pax per la Grecia e l’Albania nonché verso la Sicilia e l’Emilia Romagna (c.d. linee di cabotaggio Ravenna – Brindisi – Catania). Il traffico industriale è garantito attraverso approdi preferenziali mentre le linee traghetti e crocieristiche (limitate a pochi approdi all’anno) continuano a soffrire di una atavica mancanza di ormeggi e terminal adeguati. “Gli investimenti infrastrutturali sono vitali – affermano dal Propeller – per la conservazione e l’incremento dei traffici marittimi. Nel breve e medio termine, Brindisi ha urgente bisogno di realizzare tutte quelle opere che possano consentire la conservazione dei traffici attuali e lo sviluppo degli stessi. Senza questi investimenti, in sostanza, il porto di Brindisi rischia di perdere definitivamente ogni possibilità di competere nello scenario marittimo nazionale e internazionale. I progetti prioritari riguardano, in ordine, la realizzazione di una vasca di colmata, la costruzione degli accosti di Sant’Apollinare e, infine, la RI funzionalizzazione delle aree portuali non più al servizio dei traffici energetici”.

Alberta Esposito

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