Atti persecutori verso i familiari: nuovo arresto in sei giorni per un 40enne

LATIANO – Atti persecutori e resistenza a pubblico ufficiale: secondo arresto in una settimana per un 40enne. L’uomo, originario del Marocco, ma residente a Latiano è stato nuovamente arrestato in flagranza di reato dai carabinieri del luogo per reiterati atti persecutori e violazione di domicilio nei riguardi dei familiari.

Il marocchino indagato per la vicenda, esattamente sei giorni addietro si era reso protagonista di altri episodi di violenze e danneggiamenti nei riguardi dei congiunti. In particolare aveva rotto il lunotto posteriore dell’autovettura della sorella 24enne, che nella circostanza è stata accompagnata in ospedale per i malori accusati a seguito dei maltrattamenti e lesioni inferte dal congiunto. Anche all’anziano padre 78enne l’indagato ha inferto un pugno in fronte. Nella circostanza l’anziano era in uno stato di prostrazione visibilmente affranto e provato per le umiliazioni e soprusi subiti quotidianamente unitamente alla figlia da circa sei mesi da quando era stato ospite nel suo appartamento.

L’arrestato nel corso delle intemperanze oltre a infrangere il lunotto della vettura ha anche rotto un televisore e una porta in legno dell’abitazione. A seguito di quanto accaduto è stato sottoposto all’allontanamento della casa familiare dal gip del Tribunale di Brindisi con il divieto di avvicinamento alle parti offese.

Tale misura cautelare non ha sortito l’effetto sperato, nella giornata di ieri contravvenendo alle disposizioni del magistrato si è presentato a casa dei genitori al secondo piano di una palazzina popolare e con il tono della voce sostenuto, ha iniziato ad inveire contro di loro. I carabinieri di Latiano intervenuti lo hanno invitato ad uscire dall’appartamento ma il 40enne ha tergiversato continuando negli atteggiamenti aggressivi, tra l’altro brandendo una bottiglia di vino nei riguardi del padre e della sorella, inveendo e pronunciando epiteti ingiuriosi nonché usando violenza nei loro riguardi.

I militari, chiamati dai familiari ormai allo stremo, constatata tale situazione sono riusciti con estrema difficoltà a condurlo fuori dall’appartamento mentre ha tentato in tutti i modi di divincolarsi strattonandoli e opponendo resistenza. Condotto in caserma è stato dichiarato in stato di arresto e al termine delle formalità di rito, è stato condotto nella casa circondariale di Brindisi a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

BrindisiOggi

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