Brindisi come una discarica a cielo aperto, Gioia: “Non bastano le multe”

INTERVENTO/gioia Le numerose segnalazioni sul decoro e sullo stato di pulizia della Città servono ad aprire una approfondita riflessione sulle cause di questa situazione, ma anche sui provvedimenti e sulle iniziative necessarie per migliorarla.

In un precedente intervento ho suggerito una modifica all’attuale modalità del servizio di raccolta rifiuti, ovvero eliminando il più possibile i bidoni carrellati presso utenze commerciali ed i bidoncini presso le utenze domestiche e sostituendo gli stessi con sacchetti per le frazioni “plastica” – “carta” ed “indifferenziato”, avendo cura di conformarli (nel formato e quantità) in relazione a Chi usufruisce della prestazione; Nello specifico: sacchetti di media dimensione da raccogliersi (in orario notturno) secondo un cronoprogramma per le utenze domestiche; sacchi di grande dimensione per le utenze commerciali, anche questi da raccogliersi di notte però con frequenza giornaliera.

Per le restanti frazioni merceologiche (“vetro/metalli” e “umido”) offrire l’opportunità al contribuente di conferire giornalmente detto materiale attraverso cassonetti dedicati (d’altra parte, per il vetro già avviene) che verrebbero svuotati e lavati giornalmente, seguendo un programma di interventi mirati.

 

In questi giorni i giornali locali ci forniscono notizie sulle iniziative messe in campo della Pubblica Amministrazione, che si annunciano in direzione di un più sistematico e pressante servizio di controllo e di sanzione sia nei confronti di quei cittadini che (forse per scarso senso civico) contravvenendo alle regole, depositano i rifiuti al di fuori dell’orario previsto o che non raccolgono le deiezioni dei propri cani; sia nei confronti di coloro che non conferiscono correttamente il rifiuto prodotto, oppure non utilizzano correttamente i bidoni carrellati (quest’ultima parte pare sia perlopiù orientata per le attività commerciali).

Iniziative giuste, che vanno nella direzione giusta, poiché il rispetto delle regole costituisce il fondamento del vivere insieme, rispettosi l’uno dell’altro per una garanzia della tutela dei diritti e della dignità delle persone nella loro vita di relazione, peraltro rendendo più vivibile questa Città.

Nel contempo, tuttavia, auspico che non sia tutta qua la risposta della Pubblica Amministrazione, perché questo sbilanciamento del controllo nei confronti dei comportamenti del cittadino vorrebbe significare che qualcuno nel Palazzo di Città ha maturato il bizzarro convincimento, o voglia far credere, che questo stato di cose, di degrado, di scarsa pulizia delle strade, di abbondanza di rifiuti, di presenza dei roditori e delle blatte, di cassonetti inefficienti e sporchi, delle discariche di posidonia presenti lungo la Litoranea Nord dipenda quasi esclusivamente dai cittadini (nonché contribuenti) e non anche dalle inefficienze e dalle quasi certe inadempienze (di seguito verrà acclarata tale convinzione) della Società alla quale è stato affidato il servizio di raccolta, di pulizia e trasporto dei rifiuti – molto oneroso nel canone.

Personalmente sono intervenuto più volte, anche pubblicamente, per segnalare alcune “inefficienze”, conseguendo qualche apprezzabile risultato se si considera che le aule penali del Tribunale di Brindisi molto presto dovranno esprimersi in relazione a presunta “ipotesi di truffa in appalto pubblico, turbativa d’asta e inadempienza contrattuale, omissione in atti di ufficio” (così come ha dato ampio risalto la stampa, Corriere del Mezzogiorno e Quotidiano di Puglia, nei giorni scorsi).

Tuttavia ritengo che non sia più una propria peculiarità segnalare con maggior convinzione che le cose non vanno in questa Città; Gli interventi delle Associazioni dei Consumatori – del Presidente della Confesercenti – di Fratelli di Italia (circa 1.500 firme raccolte per lamentare le modalità della Raccolta Differenziata) e di Altri illustri personaggi cittadini ne sono una acclarata testimonianza.

Ciò nonostante Siffatti debbono pretendere una risposta dalla Pubblica Amministrazione, ovvero: “Nel momento in cui, giustamente, si persegue Colui che non rispetta le regole/ordinanze, di pari passo si sanziona il Gestore dei servizi di Igiene Urbana in presenza di palesi inadempienze al contratto (??)”.

Nel merito, il Capitolato Speciale di Appalto (di cui al Contratto n.11742/13 – per il periodo Ottobre 2012 .- Ottobre 2013, ma in vigore sino a giorni odierni per gli effetti dell’Ordinanze del TAR di Lecce) diventa una lettura interessante (forse trascurata da molti addetti del settore), perché ci racconta:

ü  che ogni giorno infrasettimanale, escluso la domenica dovrebbero essere spazzate tutte le strade, le piazze, gli spazi pubblici, i marciapiedi (dalla Relazione Generale – punto 11.1 – viene specificato che ciò deve avvenire nella fascia oraria 05,00 – 12,00) mediante l’impiego (anche e soprattutto) di dodici mezzi meccanici (così dette spazzatrici), che il Comando Polizia Municipale appurò non esserci.

Lo stesso Comando, se entrato in possesso dello “schema afferente sia gli automezzi in servizio che le zone di servizio con annessi orari di operatività” (rapportini giornalieri di attività), così come richiesto dallo Stesso nell’Agosto del 2013 al Gestore del Servizio di Igiene Urbana ed alla BMS (MULTISERVIZI), potrà aver rilevato il persistere di “un utilizzo numericamente inferiore a quanto previsto – numericamente – dei mezzi speciali destinati allo spazzamento meccanico” nella fascia oraria 05,00 – 12,00.

Di conseguenza:  il contribuente riceve una prestazione difforme dal capitolato per cui versa i tributi e il Gestore del servizio non fornisce alla Pubblica Amministrazione, nella giusta misura, i mezzi e le prestazioni previsti per contratto.

Piero Gioia

ex direttore Aspica e Slia

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