Furti in studi medici e negozi: due in manette

BRINDISI – Ladri in trasferta a Brindisi, presi di mira studio dentistici, concessionarie, studi medici: arrestati due uomini. Si tratta di Antonio Lupoli di 42anni e Salvatore Magnolo 45enne, il primo originario di Taranto e il secondo di Bari, ma tarantino di adozione. I due sono stati trasferiti in carcere a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Tra l’aprile del 2016 e l’aprile di quest’anno – stando alla ricostruzione effettuata dagli investigatori – alcuni studi medici, dentistici, terapici ed esercizi commerciali sono stati presi di mira dai ladri, che in concorso tra loro, sono riusciti a portare a termine diversi furti aggravati. Stando alle risultanze investigative, a portare a termine i furti sarebbero stati proprio Lupoli e Magnolo.

La coppia, secondo le ipotesi degli agenti della Squadra Mobile di Brindisi coadiuvati dal vice questore Antonio Sfameni, adottando un collaudato modus operandi, si confondevano tra clienti, avventori e/o pazienti di studi e negozi, riuscendo ad asportare quanto possibile: borselli, portafogli, cellulari, carnet di assegni o altro.

Attraverso un’articolata indagine, sono stati raccolti elementi indizianti tali da ipotizzare che i due risulterebbero coinvolti in almeno 5 episodi delittuosi: uno dell’aprile 2016, avvenuto all’interno di una concessionaria di auto a Fasano; un secondo, avvenuto in uno studio dentistico di Brindisi nel febbraio 2017; uno presso uno studio fisioterapico sempre del capoluogo messapico, avvenuto sempre nel mese di febbraio 2017; l’altro, ai danni di uno studio dentistico di Oria, nel marzo 2017 e, infine, un ultimo fatto-reato in danno di un negozio di telefonia di Brindisi nell’aprile 2017.

Al duo, tra le ipotesi di reato indicate nella pertinente ordinanza di custodia cautelare in carcere, viene contestato anche l’utilizzo fraudolento di bancomat o carte di credito – asportati nel corso dei fatti-delittuosi di cui si è detto – per l’acquisto di beni (telefoni cellulari in particolare), così poi da accaparrarseli quale ulteriore profitto ingiusto.

Il gip accogliendo la tesi del pm , ha emesso nei confronti dei due tarantini la misura cautelare personale del massimo rigore e cioè quella della custodia in carcere.

Mar.De.Mi.

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