Ghisa a cielo aperto sul molo a due passi dall’attracco delle navi passeggeri- Video

BRINDISI-  Dopo anni a Cerano sono stati costruiti i carbonili coperti per non far svolazzare la polvere di carbone . I lavori  nell’area della centrale termoelettrica Federico II sono terminati qualche mese fa, ma intanto al porto industriale a due passi dalla banchina delle navi passeggeri, si scarica ghisa e ferro a cielo aperto.   Due alte montagne di materiale ferroso sono state scaricate sul molo che era di Edipower, mentre un operaio  gettava dell’acqua   per impedire che la polvere potesse finire nell’aria. Intanto le ruspe erano a lavoro per raccogliere il materiale per il trasporto.  Un vecchio sistema che a Cerano non ha certamente funzionato  con le polveri di carbone così come dimostra l’inchiesta giudiziaria con il processo al rush finale sulle polveri che hanno imbrattato le colture di quella zona. Si attende la sentenza dopo la richiesta delle condanne del pm Giuseppe De Nozza.

Il consigliere comunale Lino Luperti ha postato su Facebook il video che riprende le condizioni in cui avviene lo scarico   sul molo di Costa Morena.   Riprese fatte da una barca che girava  nel porto. Immagini  che stridono con l’allarme lanciato sull’inquinamento atmosferico a Brindisi e le morti provocate.

Durante la campagna elettorale la sindaca Carluccio ha fatto della battaglia ambientale uno dei suoi baluardi insieme alla richiesta di risarcimento delle grandi aziende al territorio,  in particolar modo di Enel . Ma per ora nessuna azione, o dichiarazione di intenti è stata mostrata dall’attuale maggioranza.

BrindisiOggi

 

7 Commenti

  1. Sono mesi ormai che si scarica ghisa sul molo a montagne. Gli ambientalisti dove sono? Troppi impegnati a combattere con Enel? È incredibile tollerare questa situazione dopo che per anni si è battaglia per ridurre l’impatto dello spargimento di polveri di carbone! Lo scarico del carbone viene sospeso per vento forte e condizioni meteo avverse proprio per evitare che svolazzanti o finisca in mare in caso di forti piogge. La ghisa invece a montagne si può fare?

  2. Inutile polemizzare su un fatto di cui non si conoscono i connotati tecnici. L’ASL ha ricevuto una richiesta, ha verificato ed approvato. Autorità portuale e sindaca non c’entrano nulla. Anche se io conservo i miei dubbi sull’operato della ASL.

  3. Quelle polveri causano gravi danni all’apparato respiratorio in particolare ai polmoni bisogna eliminarli del tutto. Non basta dover sopportare il carbone.

  4. Scommetto che ora salterà fuori il solito “sapiente”, il solito “so tutto io” che dirà : ” Questo fatto è da attribuirsi alla cancellazione dell’autorità portuale di Brindisi. Contrariamente non sarebbe successo”. E il bello è che ci saranno anche gli idioti che ci crederanno.

  5. È inconcepibile! Appena si fa un passo avanti, subito se ne fanno due indietro. Bagnare la superficie non serve a nulla. Si aggiunga che quello che r i mane in banchina finirà in mare. Ecco quanto vale la nostra autorità portuale.

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