Il sindaco di Mesagne si dimette: “Non ci sono più le condizioni politiche”

BRINDISI- Fratture all’interno del partito democratico di Mesagne e il sindaco Franco Scoditti si dimette. Dopo un acceso direttivo del pd svoltosi giovedì scorso, durante il quale sono volate grosse accuse, il primo cittadino ha deciso di lasciare il suo incarico e lunedì protocollerà le  dimissioni. “I cattivi rapporti all’interno del pd, e tra il pd e gli altri partiti di maggioranza- afferma Scoditti- mi portano a fare queste valutazioni politiche. Ritengo che non ci siano più le condizioni per governare, e quindi vado via. Il pd mi chiedeva l’azzeramento della giunta, avevo chiesto ai partiti di fare le loro valutazioni politiche, e visto che non le hanno fatte loro, le faccio io”.

Il centrosinistra a Mesagne non è compatto, problemi tra Pd-Sel e Noi centro, ma qualcosa non funziona anche all’interno dello stesso partito democratico , dove c’è un ampio spartiacque. A far scatenare il putiferio anche la decisione del sindaco di nominare assessore l’avvocato Rosanna  Saracino al posto del dimissionario  Vincenzo Montanaro. Scelta che alla frangia maggioritaria del partito, almeno nelle tessere, che fa capo allo stesso Montanaro,  non è andata giù. E giovedì durante il direttivo si è scatenato il finimondo. Qualcuno ha considerato Scoditti come estraneo e ostile.

Davanti a tutto questo, il sindaco ha annunciato questa mattina la sua decisione ai capigruppo e ai segretari  provinciali dei partiti di maggioranza, lunedì avverrà l’atto ufficiale. Il primo cittadino  ha 20 giorni di tempo per rendere le dimissioni irrevocabili, ma il suo gesto potrebbe essere da stimolo per un ricompattamento. In politica quando cominciano a tremare le poltrone tutto è possibile.

Lu.Po.

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