La sua cucina è inagibile per le cisterne sul terrazzo, lo Iacp la diffida, lei: “Non so come fare, non sono mie”

BRINDISI- La cucina di casa è inagibile perché il soffitto sta cedendo a causa di una cisterna depositata sul terrazzo. Lo Iacp intima ad una sua affittuaria di spostare la cisterna altrimenti non eseguirà i lavori di propria competenza. Peccato che la cisterna appartiene ad una terza persona e la signora in questione non può toccarla.

cucina3Insomma oltre il danno anche la beffa. Questa è in sintesi l’ingarbugliata storia con cui una pensionata, per di più vedova e sofferente di cuore, sta combattendo da mesi.

La signora abita all’ultimo piano di un condominio in piazza Giovanni Stano, quartiere Paradiso a Brindisi.

Lo stabile è di proprietà dello Istituto Autonomo Case Popolari al quale la signora corrisponde l’affitto da 30 anni.

Da qualche mese, tuttavia, il soffitto della sua cucina ha cominciato a cedere, piovono calcinacci, al punto tale da aver richiesto l’intervento dei vigili del fuoco.

Dal sopralluogo è emerso che la causa del cedimento pare essere la presenza di una cisterna d’acqua che insiste sul lastrico solare proprio in corrispondenza della cucina. Ora, il tempo , il peso , le piogge hanno fatto sì che si creassero delle infiltrazioni al punto tale da provocare seri danni strutturali. I vigili del fuoco hanno così dichiarato la cucina della signora inagibile.lettera

Il caso è stato segnalato allo IACP che sarebbe anche disposto ad eseguire i lavori a condizione che la cisterna venga rimossa. Da qui, dopo il danno,  la beffa, la signora ha ricevuto dallo stesso istituto una lettera di diffida “a rimuovere con una certa urgenza i suddetti serbatoi ed a farsi carico di invitare gli altri condomini della palazzina in questione di provvedere alla manutenzione ordinaria del lastricato solare”.

Fosse così semplice, la signora ha tentato di parlare con gli altri condomini ma purtroppo nessuno si è offerto di dar seguito alle prescrizioni dello IACP.

“Ho chiesto la cortesia di spostare le cisterne- ci racconta, disperata, la signora- la loro risposta è stata che non hanno soldi per eseguire i lavori. Così io ho le mani legate”.

La cucina di questa abitazione resta così inagibile, la donna ogni giorno è costretta a farsi ospitare dai parenti per poter mangiare, ed in più rischia anche un provvedimento da parte dello IACP che nella lettera a lei indirizzata conclude: “ Sarà cura di questa agenzia verificare il rispetto di tale invito”.

Lu. Pez.

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